66 gli iscritti a parlare nel comma sulla legge di Bilancio ma solo una trentina quelli che hanno effettivamente preso la parola e il dibattito si è chiuso in tarda mattinata, in largo anticipo rispetto alle 16 previste.
Alle 13 scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti e il gruppo di Libera, con Giuseppe Morganti ha annunciato l'intenzione di fare ostruzionismo depositandone ben 400. Obiettivo: dilatare i tempi e non consentire al Consiglio di esaminare in prima lettura il pdl sul Des, il distretto economico a fiscalità speciale, all'ordine del giorno subito dopo il Bilancio.
Il partito di opposizione si dichiara disposto al ritiro di 360, dei 400 emendamenti, solo se la maggioranza si rende disponibile ad un incontro e fa slittare il pdl sul Des. Perplessità sul Distretto Economico a Fiscalità Speciale affiorate, più o meno velatamente, anche da parte di esponenti di Domani Motus Liberi come il Segretario di Stato Righi che si è dichiarato non disposto alla svendita del paese.
“Nessuno svende il paese” ha replicato il capogruppo del Pdcs Mussoni, ricordando che il Des è in prima lettura e quindi ci sarà la possibilità di confrontarsi. L'aula tornerà a riunirsi lunedì per cominciare a votare l'articolato ma da oggi e per tutto il week end maggioranza e opposizione saranno impegnati nella valutazione degli emendamenti e delle strategie anche alla luce dell'ostruzionismo annunciato da Libera.
Lunedì 19 dicembre ci sarà il nuovo ufficio di presidenza.