Logo San Marino RTV

Libera chiede la convocazione immediata di un Consiglio ad hoc. Ribadito il ruolo centrale della Reggenza

"Elezioni subito! A San Marino serve un Governo forte e non a fine corsa"

di Silvia Pelliccioni
6 giu 2023

Mette in fila le necessità del Paese in questa fase delicatissima, Libera ripercorrendo 10 giorni di accadimenti: dalla defezione di Rete all'incontro avuto ieri dalle opposizioni con la Reggenza. Capi di Stato, figure centrali nella gestione delle crisi istituzionali in tutti i Paesi e anche San Marino – sottolineano - non dovrebbe fare eccezione. "Crisi che resta un grande punto interrogativo – fa notare Luca Boschi – , “dall'Ufficio di Presidenza di domani auspichiamo ci sia una convocazione immediata di un Consiglio ad hoc”.

Quindi una prima valutazione politica: “Un governo dei 44 fallimentare - scandisce - che non è riuscito a portare a casa quei risultati che il Paese si attendeva e che poi vede l'uscita di una sua componente che adduce come giustificazione la mancanza di coraggio degli alleati nel portare avanti misure impopolari ma necessarie; e pensa ora, come maggioranza, di continuare con numeri risicati che permetterebbero a ciascun consigliere di avere la golden share sul futuro dell'avventura di governo”. Libera ritiene quindi ci sia “un bisogno impellente di andare al voto perché il Paese ha bisogno di essere governato, sia per la messa in sicurezza dei conti, sia per attivare iniziative di sviluppo per un riequilibrio virtuoso”.

Insiste sui dubbi interpretativi legati alla legge elettorale vigente Eva Guidi, dubbi che – ricorda - “in parte attraversano anche la stessa maggioranza”. “Se ci sono osservazioni da fare attorno alla materia elettorale, devono essere effettuate all'interno dell'Aula consiliare – rimarca – no agli “espertoni” di turno. Questo per evitare soluzioni pasticciate”. Il Governo, per la capogruppo di Libera, ha bisogno di avere forza e legittimità, figure qualificate, per dare risposte ai vari dossier aperti”.

Come l'Europa: “Abbiamo bisogno di portare a casa un buon accordo – sostiene Alessandro Bevitori – in questo rush finale si deve agire con determinatezza ridefinendo il sistema Paese e i suoi obiettivi. Ma il timore – aggiunge – è che si stia parlando troppo di poltrone e deleghe mentre serve un cambio di passo da parte della politica. “Altrimenti elezioni subito! - dice inoltre Eva Guidi - A settembre alle urne, così in autunno le riforme, quindi una nuova legge finanziaria per il prossino anno e un maggior impulso al negoziato per accordo di associazione con l'Ue”.

A proposito della legge elettorale, un appello da Iro Belluzzi ai colleghi più rispettosi delle istituzioni: “La legislatura – ricorda - si è aperta con una interpretazione autentica della norma sulla retroattività, che portò grande scontro tra poteri dello Stato e in Aula, cerchiamo – esorta - di non finirla con un'altra interpretazione autentica. Sarebbe come legare il carro davanti ai buoi”.

Calcoli e strategie politiche, da inizio legislatura ad oggi, poi nell'analisi dettagliata dei scenari. Belluzzi va oltre: “In chiave legittimità e nel caso in cui volessero andare avanti con un mandato al Governo, molto probabilmente dovrebbe essere ridata la palla alla Dc, sempre che ci siano le condizioni per poter ricostruire un nuovo Esecutivo. E azzarderei un'altra cosa: DML, - prosegue - così come ha fatto d'altronde Rete, avrebbe dovuto anche cambiare nome e logo per differenziarsi rispetto alla sua appartenenza alla coalizione Domani in Movimento”.

Nel video l'intervista a Iro Belluzzi, Libera





Riproduzione riservata ©