“Iniziamo un percorso comune, nato su idee, rispetto e cose da fare”: Libera e il Partito Socialista da oggi lavorano insieme, per arrivare al voto con un'unica lista. Ad unirli temi come sanità, sviluppo, carovita, inflazione, emergenze che i due partiti intendono affrontare con pragmatismo.
Annunciano l'accordo politico con soddisfazione, “perché – afferma Matteo Ciacci - tutti provano a riorganizzare la sinistra e Libera ha tentato di mettere al tavolo più voci. E ce l'ha fatta”. “Abbiamo una storia lunga 130 anni e forti del passato ci proponiamo per il futuro”– sottolinea il Presidente del PS Antonio Volpinari. Una vicinanza nata dopo il ritorno del partito sulla scena politica: “la nostra mission – spiega Augusto Casali – era sopravvivere a chi dall'interno voleva cancellarci. Abbiamo fatto pulizia e ripreso il cammino, trovandoci con Libera su battaglie comuni in tempi non sospetti”.
“Unirsi su valori e contenuti – commenta Dalibor Riccardi - è la modalità giusta, non cartelli elettorali funzionali a giochi di potere”. Per Libera serve più centro sinistra nel prossimo Governo, e Renzino Renzi ricorda che furono partiti di sinistra a fondare l'ISS. Ed è proprio sulla sanità che Erik Casali punta l'attenzione. Riguardo, invece, all'accordo UE “non siamo contrari a prescindere – chiarisce – ma vogliamo conoscere cosa andiamo a firmare”.
Primo segnale del percorso comune un'iniziativa consiliare sul carovita, altro tema su cui l'attenzione dei due partiti è massima. L'ultima parola ad Eva Guidi, che a nome di Libera e Ps lancia un invito alle altre forze che si riconoscono negli ideali progressisti e riformisti: “Chi ci sta?”.
Nel servizio l'intervista a Matteo Ciacci (Libera) e a Erik Casali (Partito Socialista)
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