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Libera: "Non appoggeremo soluzioni pastrocchiate. Si vada subito al voto"

Ciacci, "tardiva l'uscita di Rete. Solo calcolo opportunistico"; Guidi, "basta perdere tempo, il paese vuole risposte"; Muratori e Bevitori, sulla bocciatura all'odg del movimento, "Non siamo stati clementi. Era l'ennesimo giochino politico".

di Monica Fabbri
26 mag 2023

“Il Governo ha fallito, l'uscita di Rete lo certifica. Basta perdere tempo, elezioni subito”. Libera si presenta in forze e lancia un messaggio chiaro: non darà alcun appoggio ad una “pastrocchiata operazione di rimpasto”. La volontà di andare avanti – tuona Matteo Ciacci – è da irresponsabili, è solo attaccamento alle poltrone. Una “presa in giro alla popolazione” - continua - “non sono riusciti in 44 a portare a casa riforme e sviluppo, figuriamoci adesso”. Tardiva l'uscita di Rete, definita da Libera solo un “calcolo opportunistico di riposizionamento politico”. “Si vada subito alle urne”, ribadisce Eva Guidi, che incalza la maggioranza: “non è questo il momento di mettere in ordine le priorità, tempo e numeri li avevate. E' invece l'ora di dare risposte su territorio, denatalità, 90 milioni di interessi sul debito.

Punta il dito contro una sanità “sfasciata”, con cittadini “costretti a rivolgersi fuori territorio”. “Più tempo per mettere in sicurezza – aggiunge - significa più tempo per continuare a fare danni. Serve solo per gestire la campagna elettorale”. Alessandro Bevitori si sofferma sul suo voto contrario all'odg di Rete, quando il partito aveva deciso di astenersi. “Non me la sono sentito di essere clemente verso il movimento di Ciavatta. Rivendico la mia posizione, già chiarita nel gruppo consiliare e lineare con il mio modo di agire e di fare politica”. Anche Michele Muratori ha bocciato quell'ordine del giorno, e sgombra il campo da strumentalizzazioni: “Nessun litigio al nostro interno, solo una posizione più rigida. Quell'ordine del giorno non era altro che l'ennesimo giochino politico. Sappiamo tutti a cosa serviva, a far fuori una figura all'interno dell'ISS. Ecco, io ho accordato una non clemenza ma una bocciatura sonora verso l'operato di Rete, che ha portato l'ennesima ripicca nella maggioranza. Al paese serve ben altro, serve andare alle elezioni al più presto”. Tra gli obiettivi da non mancare c'è l'Accordo di Associazione. Il 2023 è stato indicato come l'anno della firma, prima delle elezioni europee. “Se facciamo le elezioni in breve tempo – dice Ciacci – avremo la possibilità di avere un governo finalmente credibile, autorevole e concreto, proprio in vista dell'Accordo Ue e anche della ripresa dei rapporti bilaterali con l'Italia”.

Nel video l'intervista a Matteo Ciacci, Segretario Libera





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