Libera al lavoro, verso la conferenza programmatica del prossimo autunno. Diritti, lavoro, cultura, ambiente, macrotemi attorno ai quali disegnare “una visione alternativa a quella dell'esecutivo e un partito che sia punto di riferimento per una proposta riformista che – dice il Segretario Matteo Ciacci – serve necessariamente al Paese”. Severa analisi proprio nei confronti di Governo e maggioranza “a egemonia Dc – rileva – per il resto, il nulla”. Dopo mesi di contatti via zoom, non nasconde l'emozione dell'essersi rivisti in presenza, in un Direttivo partecipato.
“Non ci interessano le alchimie politiche, – prosegue – ma lavorare per rafforzarci e strutturarci, valorizzando Libera nei rapporti internazionali; facendo crescere i giovani – di recente costituito il gruppo di Generazione Libera. Risalto alle iniziative che nascono dalla cittadinanza, con un plauso rispetto alle oltre 3000 firme raccolte a supporto del referendum per la depenalizzazione dell'aborto, “tema tabù – dice – fino a qualche anno fa”.
Riflessione poi indirizzata all'azione politica di Libera: dal progetto di legge sulla famiglia in prima lettura, a quello sulle unioni civili approvato in Commissione, annunciando l'avvio del confronto in questi giorni con realtà del Paese per elaborare una proposta di legge sull'inclusione lavorativa dei disabili. Ancora, a breve in commissione porteranno un ordine del giorno per chiedere che le risorse che lo Stato incameri dalla vendita di terreni di sua proprietà vengano investite nella valorizzazione del verde.