Sull'ultimo decreto arrivano le considerazioni di Libera, che rileva il ritardo nelle modifiche ai protocolli di sicurezza senza nessun tipo di supporto da parte dello Stato e propone di concedere almeno credito di imposta per gli acquisti fatti per sanificazione e dispositivi di protezione. Si dice soddisfatta Libera per il passo indietro fatto su alcuni errori, ma rileva incongruenze: “con l’articolo 9 – si legge- chi vuole lavorare deve avere fatto giustamente l'esame sierologico ma viene disincentivato a farlo privatamente e deve aspettare invece quello dell’Iss con annessi e connessi”. Sul tema della mobilità transfrontaliera "ci chiediamo, così come tanti nostri concittadini, se valga anche per San Marino il principio della reciprocità per quanto attiene agli spostamenti fuori territorio, e anche alla possibilità di fare acquisti per esempio, visto che in Italia da lunedì gli spostamenti dentro la Regione sono liberi da specifiche restrizioni compreso il nostro territorio". “Infine l’articolo 4 ci lascia davvero molto perplessi e rischia di diventare molto pericoloso anche in prospettiva. Infatti sancisce la proprietà dell’ISS di tutti i dati epidemiologici e della loro elaborazione e “per garantirne omogeneità e ufficialità". Questo rischia di dare adito ad interpretazioni potenzialmente lesive della libertà di stampa, di espressione e di critica. “Come già sostenuto dalla Consulta per l’Informazione, chiediamo di capire l’ambito applicativo della norma onde evitare spiacevolissime sorprese che sarebbero indegne per questo Governo, poco incline all’ascolto e alla critica”.
Libera sul decreto: "Chiediamo chiarimenti sul tema della mobilità transfrontaliera"
17 mag 2020
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