Governo e maggioranza tirano diritto sul rinvio della stabilizzazione dei precari nella Pubblica Amministrazione. Respinto l'ordine del giorno presentato dal Psrs per annullare il rinvio e avviare un confronto con i sindacati. Niente votazione elettronica per problemi tecnici: sono le palline bianche e nere a fare esprimere l'Aula e la proposta dei Social Riformisti viene bocciata con 10 no e 6 sì. Non possono essere i precari della scuola e della sanità i primi a pagare le conseguenze delle difficoltà di bilancio, ripete il capogruppo Paolo Crescentini. Una quota di flessibilità nella scuola è fisiologica, ma è vergognoso che diventi patologia, afferma Francesca Michelotti di Sinistra unita, mentre Denise Bronzetti del Psd riassume i dati: nella scuola elementare il 23% degli insegnati e' precario, il 40% alle medie e un terzo alle superiori. E’ difficile una soluzione nell’immediato, spiega Assunta Meloni di Ap, con alle spalle 12 anni di precariato nella scuola. Occorre capire quante risorse ci sono e ragionare con le categorie: decisioni affrettate non servono. "A San Marino - riassume il segretario di Stato Romeo Morri - il problema nella scuola è antico". Ora occorre tenere conto dei dati di bilancio, non certo positivi, e razionalizzare la spesa. Il governo vuole sostenere il settore, aggiunge, e vuole anche dare maggiore attenzione agli studenti disabili. In arrivo i provvedimenti che seguono l’approvazione di una Istanza d’Arengo. Morri annuncia prove d'esame equipollenti per gli alunni portatori di handicap e una legge quadro che affronti la disabilità in tutti i suoi aspetti. Una commissione ad hoc è al lavoro sul tema specifico delle prove d'esame, ricorda il consigliere del Psd Mirco Tomassoni, ma serve maggiore attenzione perché vengano previste nel quadro normativo già prima dei prossimi esami.
Sonia Tura
Sonia Tura
Riproduzione riservata ©