“Sarebbe un peccato adesso gettare a mare 3-4 anni di lavoro sull'accordo di associazione”. Così il Segretario agli Esteri; a qualche giorno dall'intervento in Consiglio di Gerardo Giovagnoli, che aveva suscitato interesse anche tra le fila dell'Opposizione. L'esponente di NPR aveva invitato a riflettere su un ripensamento della strategia complessiva con Bruxelles, fino alla possibilità di bussare “alla porta principale”: la richiesta di adesione all'UE, insomma. E questo anche alla luce – aveva rimarcato - dell'impasse nel negoziato in corso per l'accordo di associazione.
Beccari, dal canto suo, invita ad attendere l'ormai imminente “round” di giugno per avere maggiore contezza delle prospettive della trattativa, che aveva subito una fase di arresto – ricorda – dovuta alle tornate elettorali, e al conseguente cambio dei team negoziali. L'emergenza covid aveva poi sfavorito l'avvio degli incontri bilaterali già da marzo. Ma la volontà di andare avanti nel negoziato, da parte dell'Unione Europea, non sarebbe venuta meno; “quindi bisogna che ci impegniamo su questa strada – afferma il Segretario di Stato – senza esitazioni”.
Al momento, dunque, è prioritaria una valutazione attenta delle opportunità derivanti da un accordo di associazione. Ma se questo dovesse dare risultati negativi, Beccari non esclude un ragionamento su “una eventuale richiesta di adesione”. In questo caso, tuttavia, si prospetterebbe per il Titano un percorso necessariamente lungo. Indispensabile, poi, un “placet” della cittadinanza; passaggio che probabilmente – osserva – sarebbe necessario anche prima della firma di un accordo di associazione.
Nel servizio l'intervista a Luca Beccari - Segretario di Stato Esteri