Firmato oggi a Roma, a Palazzo Chigi, l'accordo preliminare sull'Autonomia tra il sottosegretario agli Affari Regionali Gianclaudio Bressa, delegato dal premier Gentiloni a condurre il confronto il rappresentanza del Governo, e i governatori delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, rispettivamente Stefano Bonaccini, Roberto Maroni e Luca Zaia. Presente alla firma anche l’assessore regionale al riordino istituzionale, Emma Petitti.
L’Accordo, come previsto dall’articolo 116 comma terzo della Costituzione, prevede che vengano affidati maggiori competenze alle tre Regioni per una durata di 10 anni.
“Una firma storica, per la maggiore autonomia dell’Emilia-Romagna –scrive in un comunicato la Regione- Un accordo che, per la prima volta in Italia, riconosce a un territorio virtuoso e a una Regione con i conti in ordine la possibilità di gestire direttamente - con nuovi strumenti normativi, amministrativi ed economici - numerose competenze su lavoro, istruzione, salute, ambiente e territorio, rapporti internazionali e con l’Unione europea, materie strategiche per continuare a crescere secondo un modello di sviluppo sostenibile, oltre a rafforzare e innovare i servizi di cura e sostegno alle persone”.
L’autonomia rinforzata consentirà di “migliorare i già alti standard di rendimento delle istituzioni regionali e locali a beneficio dell’intera comunità emiliano-romagnola (cittadini, imprese, enti territoriali, associazioni, agenzie formative) –si legge nella nota- attuare modelli organizzativi sempre più innovativi e portare sempre più vicino ai territori funzioni rilevanti. Vi sono poi quattro allegati relativi alle materie all’interno delle quali vengono definiti i nuovi poteri della Regione: Politiche del lavoro, Istruzione, Salute, Tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. E un addendum sui rapporti internazionali e con l’Unione europea”.
Clicca qui per leggere il comunicato.
L’Accordo, come previsto dall’articolo 116 comma terzo della Costituzione, prevede che vengano affidati maggiori competenze alle tre Regioni per una durata di 10 anni.
“Una firma storica, per la maggiore autonomia dell’Emilia-Romagna –scrive in un comunicato la Regione- Un accordo che, per la prima volta in Italia, riconosce a un territorio virtuoso e a una Regione con i conti in ordine la possibilità di gestire direttamente - con nuovi strumenti normativi, amministrativi ed economici - numerose competenze su lavoro, istruzione, salute, ambiente e territorio, rapporti internazionali e con l’Unione europea, materie strategiche per continuare a crescere secondo un modello di sviluppo sostenibile, oltre a rafforzare e innovare i servizi di cura e sostegno alle persone”.
L’autonomia rinforzata consentirà di “migliorare i già alti standard di rendimento delle istituzioni regionali e locali a beneficio dell’intera comunità emiliano-romagnola (cittadini, imprese, enti territoriali, associazioni, agenzie formative) –si legge nella nota- attuare modelli organizzativi sempre più innovativi e portare sempre più vicino ai territori funzioni rilevanti. Vi sono poi quattro allegati relativi alle materie all’interno delle quali vengono definiti i nuovi poteri della Regione: Politiche del lavoro, Istruzione, Salute, Tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. E un addendum sui rapporti internazionali e con l’Unione europea”.
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