Cambia la manovra da 45,5 miliardi del governo, ridisegnata dopo il vertice di Arcore, la maggioranza, con un nuovo provvedimento e un pacchetto di modifiche ha così deciso. Via il contributo di solidarietà, sull’Irpef, rimane il superprelievo per i parlamentari. Pensioni: mini - stretta, introdotti i 40 anni contributivi, fuori calcolo militare e laurea. Evasione e beni di lusso sotto tiro: inasprimenti sulle società di comodo. Enti locali con più poteri antievasione; tagli ridotti sulle autonomie di circa 3miliardi. Diminuzioni dei vantaggi fiscali per le cooperative: stangata indegna, dicono in Emilia. Mossa contro la mutualità - ribadiscono altri. Niente incremento Iva si copre buco con misure anti-nero. Cancellazione di tutte le province ma con Ddl costituzionale; piccoli comuni salvi: accorpate le sole funzioni fondamentali. Taglio ai costi della politica avviando iter costituzionale dimezzamento parlamentari. Emendamenti a pioggia e non soltanto dall’opposizione, che giudica la manovra un saldo debole e pasticciato propone di tassare grandi patrimoni, capitali scudati, e i conti nascosti in Svizzera. I sindaci mugugnano ancora. E la manovra bis non è solo affare italiano… così come gli eventuali ritocchi (compromessi?).
f.z.
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