Una stretta di mano significativa, un incontro simbolico tra chi personifica ideali come la lotta contro l’intolleranza ed il rispetto dei diritti della popolazioni, ed uno Stato che ha fatto di questi valori le linee guide della propria politica estera.
L’ impegno di San Marino nell’ambito dell’interculturalità e del dialogo tra religioni è stato riconosciuto da Rigoberta Menchù, pacifista guatemaleteca che nel 1992 è stata insignita del premio Nobel per la Pace: in visita ufficiale oggi a San Marino, Rigoberta ha spiegato al Segretario di Stato per gli Affari Esteri Fiorenzo Stolfi di apprezzare lo sforzo di San Marino in questo contesto.
Proprio i valori comuni tra i due popoli e i due paesi sono stati al centro dell’incontro con il Segretario prima e con i Capitani Reggenti subito dopo: “I genocidi e le crudeltà di cui Rigorberta è stata vittima- hanno detto i Capi di Stato- l’emarginazione cui la stessa è stata per anni costretta nascono dalla convinzione che alcune civiltà hanno di essere titolari di un primato da affermare sulle altre”.
Ma l’ambasciatrice di Pace ha preferito non soffermarsi sulla sua dolorosa esperienza personale: il suo messaggio apre alla speranza ed è tutto rivolto al futuro. Perché il Guatemala è un paese ricco di attrattive ed ha davanti a sé un futuro carico di promesse. E San Marino, che solo pochi giorni fa ha ricordato il 60° Anniversario della dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo, può aiutare questo percorso.
All’Associazione di Rigoberta, San Marino ha già donato un contributo insieme alla piena disponibilità per iniziative future: magari da concordare durante le prossime visite, che il premio nobel ha già assicurato.
L’ impegno di San Marino nell’ambito dell’interculturalità e del dialogo tra religioni è stato riconosciuto da Rigoberta Menchù, pacifista guatemaleteca che nel 1992 è stata insignita del premio Nobel per la Pace: in visita ufficiale oggi a San Marino, Rigoberta ha spiegato al Segretario di Stato per gli Affari Esteri Fiorenzo Stolfi di apprezzare lo sforzo di San Marino in questo contesto.
Proprio i valori comuni tra i due popoli e i due paesi sono stati al centro dell’incontro con il Segretario prima e con i Capitani Reggenti subito dopo: “I genocidi e le crudeltà di cui Rigorberta è stata vittima- hanno detto i Capi di Stato- l’emarginazione cui la stessa è stata per anni costretta nascono dalla convinzione che alcune civiltà hanno di essere titolari di un primato da affermare sulle altre”.
Ma l’ambasciatrice di Pace ha preferito non soffermarsi sulla sua dolorosa esperienza personale: il suo messaggio apre alla speranza ed è tutto rivolto al futuro. Perché il Guatemala è un paese ricco di attrattive ed ha davanti a sé un futuro carico di promesse. E San Marino, che solo pochi giorni fa ha ricordato il 60° Anniversario della dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo, può aiutare questo percorso.
All’Associazione di Rigoberta, San Marino ha già donato un contributo insieme alla piena disponibilità per iniziative future: magari da concordare durante le prossime visite, che il premio nobel ha già assicurato.
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