Nessun vertice di maggioranza all’orizzonte, troppi ancora gli esponenti politici fuori territorio. Gli unici movimenti sono quelli che vedono impegnati gli alleati del Psd. Prima Alleanza Popolare che ha cercato di dare una strigliata alla maggioranza per uscire dalle sabbie mobili dei franchi tiratori con la nota uscita dal coordinamento. Una smossa che, con tutta probabilità, faranno a breve anche Sinistra Unita e Democratici di Centro. La prima ha riunito l’assemblea per una prima valutazione dei problemi sulla strada della maggioranza, i secondi hanno convocato il coordinamento per mercoledì prossimo. All’analisi politica dovrà seguire la decisione su che azioni intraprendere per il rilancio dell’azione di governo. Ma il nodo da sciogliere, per i tre alleati, resta sempre all’interno del partito di maggioranza relativa, al quale hanno chiesto di affrontare la dissidenza interna. Nel programma ci sono tutta una serie di punti che vedono una discreta intesa tra Ap, Su e DdC, quali giochi, residenze, pensioni e sviluppo del territorio. Ora l’ultima parola spetta a Socialisti e democratici, altrimenti - e i tre alleati non lo hanno mai nascosto - la strada maestra restano le elezioni.
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