Si parte dal diritto alla casa, che andrebbe maggiormente tutelato. Per questo si chiedono tempi certi di erogazione dei mutui a tasso agevolato e semplificazione nella domanda. Indicato un secondo obiettivo: cercare forme alternative per produrre energia pulita. Ancora, il mondo del lavoro, dove è sempre più difficile l’inserimento per giovani con alta scolarizzazione: 'occorre - dicono Jerome Cellarosi ed Elia Casali - maggior dialogo tra scuola e mondo delle imprese'. Necessaria, poi, una riorganizzazione in termini qualitativi della Pa e un privato disposto a investire sulla professionalità delle nuove generazioni. I giovani Dc elencano poi una serie di atti concreti: migliorare la legge sull’imprenditoria giovanile, rendendola più funzionale; velocizzare l’erogazione del credito a fondo perduto per le imprese; creare agevolazioni per i disoccupati e sgravi fiscale per i liberi professionisti per i primi 3 – 5 anni. Un occhio anche alla previdenza, apportando quei correttivi - come il riscatto degli anni di studio o dei periodi di non lavoro. Infine, il sociale: investire negli asili privati per venire incontro alle esigenze delle famiglie, in dialogo costante con il pubblico. Il movimento giovanile chiede inoltre di dare sempre maggiore attenzione al mondo dell’associazionismo e del volontariato, attraverso l'istituto giuridico delle Onlus. Lanciata anche quella che vuole essere una provocazione: istituire una delega per le politiche giovanili nell’ambito di una segreteria competente: 'Così - concludono - la politica si occuperà di noi.
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