Il Consiglio Grande e Generale nomina l'Autorità garante per l'informazione. La maggioranza ha indicato Ingrid Casali mentre l'opposizione ha designato Lucia Crescentini. Il governo aveva già scelto Silvia Rossi, a cui spetta la presidenza dell'Autorità. Le tre nomine si affiancano a quelle di Stefano Valentino Piva e Bianca Maria Taccagni e rendono pienamente operativo l'organismo garante per l'informazione. I lavori dell'Aula erano partiti dalla “Presa d’atto delle designazioni di nuovi membri in seno alla Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri”, conseguente all’Ordine del giorno del Partito socialista e di Sinistra Unita accolto nella sessione di maggio. Entrano in Commissione Paride Andreoli per il Ps e Tony Margiotta per Su. Segue quindi la sostituzione di Grazia Zafferani di Rete dalla Commissione per la cooperazione con Massimo Santi. Sono poi accolte le nomine di Natalino Sbraccia, per l'opposizione, Sante Ruggero Lonfernini e Martina Poggiali, per la maggioranza, nel comitato amministratore di Fondiss. Così come sono approvati Fabrizio Mittiga e Alessandro Bevitori quali membri del Consiglio direttivo dell’Ente Stato dei Giochi. Quindi le istanze d'arengo. Accolta la richiesta di intraprendere una azione legislativa per favorire la partecipazione alla vita sociale del Paese ad almeno una delle associazione culturali, politiche o religiose che hanno come scopo lo sviluppo sociale, la sussidiarietà e il mantenimento delle tradizioni sammarinesi. Tutto questo attraverso parte del proprio tempo, in forma gratuita e non retribuita. Bocciata, con 22 voti contrari, 18 a favore e 2 astenuti l'istanza che chiedeva di introdurre la pratica meditativa nelle strutture pubbliche, come programma per il miglioramento della salute psichica e fisica. No anche all'istanza per l'attivazione di un indirizzo artistico fra i Licei presenti nella scuola secondaria superiore sammarinese, ma in questo caso è stato accolto un ordine del giorno che impegnerà la politica ad interrogarsi sul percorso futuro. Bocciata la proposta di istituire un Osservatorio della sostenibilità in grado di monitorare le condizioni economiche, sociale e ambientali, e che costituisca una banca dati necessaria ad indirizzare scelte politiche improntate alla sostenibilità. L'Aula trova una intesa invece sulla mozione presentata da gran parte dell'opposizione per un dibattito sulla riforma del sistema scolastico che la maggioranza propone di tenere in ottobre. Il confronto si accende sulla mozione dedicata alla bolla immobiliare, firmata da Sinistra Unita e Civico 10. Il governo propone di istituire un tavolo tecnico-politico che partirà i primi di settembre e che dovrà portare in Consiglio le proposte che scaturiranno. L'invenduto, riassume il Segretario al territorio, è per buona parte rappresentato da appartamentini molto piccoli (una sorte di lucoli – commenta Rete) che si giustificavano quando quegli immobili erano nati per servire finte residenze o società senza dipendenti. Oggi sono difficilmente vendibili. Il nostro mondo bancario e finanziario per anni ha permesso una grossa esposizione rispetto a queste realtà. Difficile intervenire perchè si tratta di immobili privati. La finanziaria prevedeva la possibilità per le banche che avevano in pancia questi immobili – e che non possono venderli o affittarli - di conferirli ad un altro veicolo con una tassazione dello 0,50 per cento. Le banche hanno detto no, sottolinea Antonella Mularoni, perchè troppo oneroso in questa situazione. E adesso siamo in una fase di stallo. Dobbiamo fare in modo di dare anche provvisoriamente la possibilità alle banche di vendere questi immobili, rimarca il Segretario alle finanze che propone, appunto, di istituire un tavolo politico-tecnico per decidere come affrontare il problema. Se le banche non vogliono pagare lo 0,50% devono svalutare il patrimonio, commenta il capogruppo di Rete, augurandosi che questo tavolo non serva solo per abbassare l'aliquota. Soddisfatta invece Cittadinanza attiva che accoglie la proposta del governo. A settembre, quindi, la nascita del tavolo tecnico-politico.
Sonia Tura
Sonia Tura
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