Il Governo plaude alla riconferma di Giovanni Canzio a Dirigente del tribunale. “La sua esperienza e competenza – sottolinea il Congresso di Stato - si sono rivelate determinanti nel percorso di riforme della giustizia sammarinese” e come sostiene lo stesso Consiglio Giudiziario, il suo rinnovo è fondamentale affinché “il percorso e le riforme avviate possano proseguire efficacemente”. Il PSD rimarca come, in meno di due anni, il Dirigente abbia portato un deciso miglioramento dei report internazionali sulla giustizia, mentre la recente sentenza sul Cis Guidi, dimostra – per il partito - la fine delle ingerenze sul Tribunale e dell’impunità di alcuni potentati. Il pensiero va quindi agli anni dei feroci scontri politici sulla giustizia. Il Psd non ha dubbi: “la fine delle polemiche ha permesso ai Commissari della Legge di lavorare con la tranquillità necessaria”, ritenendo altresì “Dirimente”, l’indirizzo di Canzio nel gestire una situazione di sostanziale terremoto lasciato con il termine della scorsa legislatura.
“Chi viola le leggi è giusto che paghi, soprattutto se di mezzo ci sono i soldi dei cittadini” - commenta RF, chiamata spesso in ballo dall'attuale maggioranza per la gestione della giustizia quando era al Governo. Alla luce della sentenza Guidi, invita quindi a riflettere sul sistema bancario e finanziario impostato dalle alleanze Dc-Partito Socialista degli anni ‘90, e perfezionato nei primi anni duemila. I governi successivi, con enorme fatica – afferma - hanno posto rimedio per recuperare la fiducia delle istituzioni internazionali. Di nessun effetto la legge sulle risoluzioni bancarie, nata – chiarisce - in ragione del patto politico su cui è sorta l’attuale maggioranza. Netta la sua contrarietà “all'annunciata re-intronizzazione” – in agenda nel prossimo Consiglio - di Catia Tomasetti alla guida di Banca Centrale. Per RF, infatti, “anche l'ultima vigilanza pare aver latitato sul commissariamento di CIS”, mentre chi dissentiva “è stato accusato strumentalmente di far parte della cricca”.