L’Italia è nel pieno di una seconda recessione che, secondo Corrado Passera, “durerà per tutto il 2012". Ma il presidente Napolitano non perde l’ottimismo, chiede “spirito unitario” alle forze politiche e sociali per quelle riforme che servono all’Italia, a partire da quella del lavoro,su cui il sindacato è sul piede di guerra. E il capo dello Stato reclama ne per i giovani: “devono poter accedere al mercato del lavoro in modo che non siano penalizzati da ingiustificate precarietà o da forme inammissibili di sfruttamento”. La diagnosi del ministro Passeraarriva in parallelo con i dati negativi dell’Ocse sul Pil, un’impennata dello spread un forte calo della borsa di Milano. L’ex banchiere chiede di intervenire subito contro mancanza di liquidità, aumento delle sofferenze e regole bancarie che hanno tolto altro capitale agli istituti di credito. Insomma, dalla recessione si esce solo “accelerando le riforme strutturali”. Come quella del mercato del lavoro, che Monti, secondo indiscrezioni dall’Estremo oriente, vorrebbe blindare con la fiducia. Mentre sulle semplificazioni fiscali al Senato arriva la terza fiducia, sulla necessità di far presto Schifani e Casini si schierano con il premier, e si affievoliscono le polemiche tra governo dei tecnici e partiti scatenate ieri dalle parole del premier a Tokyo. “Sulle riforme si misura la credibilità e l'autorevolezza dei partiti”, dice Schifani che aspetta una sintesi, smentendo implicitamente da Bruxelles i rumor di possibili elezioni a Ottobre, con una nuova legge elettorale. Perché, avverte il governo, la sua missione non è finita.
da Roma Francesco Bongarrà
da Roma Francesco Bongarrà
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