La misura che preannunciano, se l’incontro non verrà concesso, è drastica: dimissioni in blocco. E’ la prima volta che i vertici delle nove amministrazioni locali sammarinesi, minacciano azioni così clamorose. La decisione è stata assunta con l’obiettivo di porre le basi per una veloce soluzione ad alcuni problemi che mettono in seria difficoltà i lavori delle Giunte che, come è noto – scrivono i capitani - svolgono la propria attività spendendo tempo ed energie in forma di assoluto volontariato. Tre i principali aspetti che vengono elencati: La riforma della legge sulle Giunte che – scrivono i capitani - attende da tempo una sua fattiva discussione ed approvazione; la corretta programmazione ed esecuzione dei lavori pubblic, che è un dato fondamentale da garantire per il rispetto della cittadinanza; e poi le norme attuali in tema di franchigia postale che – secondo i nove capitani di castello - limitano fortemente la collaborazione fra le Giunte e le realtà locali di promozione sociale e culturale
Le Giunte di Castello ed i Capitani inoltre – sottolinea la lettera inviata al congresso di stato - mettono la propria attività a servizio dell'Amministrazione centrale per un reale servizio alla cittadinanza. Spesso, purtroppo – concludono polemicamente i 9 capitani – non sembra esserci invece la stessa collaborazione da parte dell’amministrazione centrale.
Le Giunte di Castello ed i Capitani inoltre – sottolinea la lettera inviata al congresso di stato - mettono la propria attività a servizio dell'Amministrazione centrale per un reale servizio alla cittadinanza. Spesso, purtroppo – concludono polemicamente i 9 capitani – non sembra esserci invece la stessa collaborazione da parte dell’amministrazione centrale.
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