Lo avevano annunciato nelle scorse settimane, contestando alcuni passaggi della nuova legge elettorale, in particolare quella che definiscono la mancata decisione sul voto estero, e in tarda mattinata si sono recati dalla Reggenza per informare i Capi di Stato dell’avvenuto deposito del quesito referendario sulla preferenza unica.
I tre esponenti del Nuovo Partito Socialista, nella veste di membri del comitato promotore, hanno illustrato gli intenti del quesito, di ridurre da tre a una la preferenza che gli elettori potranno esprimere sulla scheda elettorale, come strumento per evitare – hanno detto - le cordate o altre intese elettorali che non siano quelle degli stessi elettori.
Adesso il quesito verrà avviato all’iter istituzionale e poi, conclusi tutti passaggi e giudicata l’ammissibilità, si dovrà fissare la data del voto, entro il termine di 90 giorni.
I tre esponenti del Nuovo Partito Socialista, nella veste di membri del comitato promotore, hanno illustrato gli intenti del quesito, di ridurre da tre a una la preferenza che gli elettori potranno esprimere sulla scheda elettorale, come strumento per evitare – hanno detto - le cordate o altre intese elettorali che non siano quelle degli stessi elettori.
Adesso il quesito verrà avviato all’iter istituzionale e poi, conclusi tutti passaggi e giudicata l’ammissibilità, si dovrà fissare la data del voto, entro il termine di 90 giorni.
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