La votazione del parlamentino Psd lascia l’amaro in bocca. Soprattutto a Nuovo Partito Socialista che ci crede e mesi fa ha espressamente avviato gli incontri per la riaggregazione. “Nel nostro progetto non c’era possibilità di equivoco” – dice Augusto Casali – rifondazione del partito socialista. Se poi è necessario qualche aggiustamento nel manifesto, verso il sociale, ci trova d’accordo”. Casali prende atto dei due terzi favorevoli, ma anche dei 14 che non hanno votato a favore. Astensione che somiglia a un no diplomatico. I segnali che qualcosa nell’ingranaggio Psd si sia inceppato arrivano anche dalla convocazione di una nuova segreteria. Martedì sera solo una parte del Direttivo ha votato e non tutta nella stessa direzione. A questo punto i destini di Costituente e Patto sembrano intrecciarsi e la corrente che fa capo a Giuseppe Morganti, assumere il ruolo dell’ago della bilancia.
Nel video l’intervista a Claudio Felici, capogruppo Psd.
Giovanna Bartolucci
Nel video l’intervista a Claudio Felici, capogruppo Psd.
Giovanna Bartolucci
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