Diversi i temi centrali di questa giornata. Il voto unanime all’ordine del giorno che verrà inviato all’Italia. Banca Centrale: con le dimissioni del Presidente Ezio Paolo Reggia che hanno risollevato tutte le polemiche che dall’uscita di scena di Papi e Bossone hanno investito l’istituto e con la nomina di Giorgio Lombardi in sostituzione di Nazzareno Bugli nel consiglio direttivo di Banca Centrale. L’ingresso di Gabriele Gatti nella commissione per le politiche territoriali, contestato dai DdC e da Sinistra Unita che è tornata a chiedere l’abolizione di questo organismo. Ma la novità assoluta è nel fatto che la politica ha parlato per voce sola adottando il documento che verrà inviato al governo italiano. Il testo ripercorre le tappe verso la trasparenza e afferma che San Marino intende definire un nuovo accordo sullo scambio automatico di informazioni in materia finanziaria sul modello europeo, concordando in forma bilaterale le modalità e i contenuti. Il Consiglio dà mandato al governo di concludere la trattativa con l’Italia attraverso un accordo politico fra i due governi, definito prioritario rispetto all’azione tecnico-operativa. L’obiettivo è di accompagnare l’adeguamento del sistema finanziario e superare una volta per tutte il contenzioso in materia di residenza fiscale. La votazione è unanime ma le valutazioni no. Un documento debole, dice l’opposizione. Si poteva fare di più. Giudizio severo nei confronto del governo, pur riconoscendo l’aspetto positivo di alcuni provvedimenti che hanno riavvicinato San Marino alla comunità internazionale. Distinta la posizione del psd. Felici rimarca lo sforzo di una parte rilevante della maggioranza verso la disponibilità e il dialogo. Così come siamo consapevoli, ha detto, della presenza di sacche di resistenza di cui dobbiamo ancora verificare l’estensione e la profondità.
Sonia Tura
Sonia Tura
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