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L'opposizione: "emergenza credibilità politica"

25 gen 2008
L'opposizione: "emergenza credibilità politica"
Questa l’analisi da cui sono partite tutte le forze di opposizione - con la sola assenza dei Sammarinesi per la Libertà – che in un incontro pubblico hanno preso in esame la vicenda Asset banca e il pareggio della maggioranza sulla votazione dell’ordine del giorno presentato dall’opposizione per dire che questo governo ha fallito ed ha una sola strada: andare a casa.
Secondo Popolari, Alleanza Nazionale, il Nuovo Partito Socialista, la Democrazia Cristiana, gli Europopolari e Noi Sammarinesi, la prima emergenza è ripristinare il rapporto con l’Italia perché, hanno detto, questo Esecutivo non è in grado di fare uscire il Paese dall’emergenza e continua ad anteporre gli interessi interni alla coalizione a quelli di San Marino.
Per Augusto Casali si è toccato il livello più basso degli ultimi 30 anni. Il governo non ha risolto i problemi politici. L’ultima estensione numerica non ha prodotto alcun risultato e sebbene abbia appena 2 mesi di vita questo è un Esecutivo usurato. Ma Casali ha anche sottolineato la necessità di una progettualità nuova. Se dobbiamo andare al Governo solo per occupare le poltrone, ha detto, tanto vale restare dove siamo.
Romeo Morri ha denunciato l’incapacità della politica estera nei rapporti con l’Italia e si è soffermato sull’esigenza di coinvolgere il paese nelle scelte e nelle decisioni per rispondere alle attese della gente.
Per Marco Arzilli l’attuale classe dirigente non ha le carte in regola ed è questo che frena i nostri rapporti con l’Italia.
Glauco Sansovini ha ricordato che il sistema finanziario contribuisce per oltre un terzo al bilancio dello Stato. Anche per questo, ha detto, un attacco così forte non può essere sottovalutato.
L’attuale governo, secondo Federico Bartoletti, è nato nello spirito della legge elettorale passata. Dopo aver rispedito all’Esecutivo le accuse di irresponsabilità lanciate all’opposizione Bartoletti ha il no degli Europopolari agli inviti ad allargare questa maggioranza.
Il Governo, è l’analisi di Pasquale Valentini, deve riconoscere il fallimento del proprio progetto e andare a casa. Quindi, viste le manifestazioni di dissenso su quel progetto, occorre verificare se ci sono le condizioni per dare immediatamente al paese una maggioranza in grado di rispondere alle questioni prioritarie, in primis il rapporto con l’Italia. Nessuna paura delle elezioni, è la risposta comune.
Ma ci sono problemi seri che chiedono soluzione rapide così come è auspicabile, ha precisato Casali, votare il referendum sulla preferenza unica prima di tornare alle urne, per mettere un freno alle cordate e allo scandalo del voto estero.

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