Alla vigilia del Consiglio giudiziario plenario, convocato per domani, l'opposizione incontra la stampa e dice “siamo molto preoccupati per la possibile messa in discussione dell'operato del Magistrato Dirigente”.
I poteri dello Stato dovrebbero essere autonomi, premette Alessandro Cardelli, mentre invece continuano a incrociarsi. "E tutto è scoppiato attorno all'operazione titoli”. La legge, puntualizza, non prevede alcuna forma di revoca per il Magistrato Dirigente e la mancanza di risposte da parte di governo e maggioranza continua a creare dubbi. ”Strano, aggiunge, il comunicato di Banca Centrale dove parla di una perizia che non ha creato danni economici per lo Stato”.
Una cedola, dice tutta l'opposizione, non garantisce il ritorno dell'intero capitale investito.
E' la terza riunione del Consiglio Giudiziario, ricorda Elena Tonnini, per togliere l'incarico alla Pierfelici. Sarebbe molto pericolo, sottolinea, modificare gli equilibri interni al tribunale senza attendere la fine dei processi legati al Conto Mazzini e l'inchiesta sull'operazione titoli perchè ogni modifica interna può bloccare provvedimenti che invece vanno velocizzati. Così come, aggiunge, è inspiegabile il ritardo di 8 mesi nella pubblicazione delle motivazioni del Conto Mazzini.
Federico Pedini Amati parte dalle dichiarazioni del capogruppo di Ssd e lancia una serie di interrogativi. Come fa Morganti a sapere che per l'acquisto dei titoli non è stato usato Fondiss e come fa ad avere la certezza che non sono titoli spazzatura? Abbiamo sempre chiesto di vedere il portafoglio titoli di BCSM, sottolinea, ma non ci è mai stato concesso.
Anomalo, aggiunge Alessandro Mancini, convocare un Consiglio giudiziario senza prima avere riunito la commissione giustizia, soprattutto visto il clima gelido che si è creato. Morganti, aggiunge, mistifica la realtà: quando afferma che da oltre un anno è stata avviata l'asta sui crediti Delta viene smentito da atti ufficiali.
Per Dalibor Riccardi la Pierfelici è molto brava nel mantenere l'equilibrio interno al tribunale. E' dall'operazione titoli – che oggi anche la maggioranza conferma, sottolinea, appellandosi al buonsenso e alla responsabilità – che si è alzata la temperatura anche sui magistrati.
Sonia Tura
I poteri dello Stato dovrebbero essere autonomi, premette Alessandro Cardelli, mentre invece continuano a incrociarsi. "E tutto è scoppiato attorno all'operazione titoli”. La legge, puntualizza, non prevede alcuna forma di revoca per il Magistrato Dirigente e la mancanza di risposte da parte di governo e maggioranza continua a creare dubbi. ”Strano, aggiunge, il comunicato di Banca Centrale dove parla di una perizia che non ha creato danni economici per lo Stato”.
Una cedola, dice tutta l'opposizione, non garantisce il ritorno dell'intero capitale investito.
E' la terza riunione del Consiglio Giudiziario, ricorda Elena Tonnini, per togliere l'incarico alla Pierfelici. Sarebbe molto pericolo, sottolinea, modificare gli equilibri interni al tribunale senza attendere la fine dei processi legati al Conto Mazzini e l'inchiesta sull'operazione titoli perchè ogni modifica interna può bloccare provvedimenti che invece vanno velocizzati. Così come, aggiunge, è inspiegabile il ritardo di 8 mesi nella pubblicazione delle motivazioni del Conto Mazzini.
Federico Pedini Amati parte dalle dichiarazioni del capogruppo di Ssd e lancia una serie di interrogativi. Come fa Morganti a sapere che per l'acquisto dei titoli non è stato usato Fondiss e come fa ad avere la certezza che non sono titoli spazzatura? Abbiamo sempre chiesto di vedere il portafoglio titoli di BCSM, sottolinea, ma non ci è mai stato concesso.
Anomalo, aggiunge Alessandro Mancini, convocare un Consiglio giudiziario senza prima avere riunito la commissione giustizia, soprattutto visto il clima gelido che si è creato. Morganti, aggiunge, mistifica la realtà: quando afferma che da oltre un anno è stata avviata l'asta sui crediti Delta viene smentito da atti ufficiali.
Per Dalibor Riccardi la Pierfelici è molto brava nel mantenere l'equilibrio interno al tribunale. E' dall'operazione titoli – che oggi anche la maggioranza conferma, sottolinea, appellandosi al buonsenso e alla responsabilità – che si è alzata la temperatura anche sui magistrati.
Sonia Tura
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