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L'Ordine degli avvocati d'accordo con la Commissione Giustizia

21 feb 2009
L'Ordine degli avvocati d'accordo con la Commissione Giustizia
“Ci soddisfa vedere riconosciuto il fatto che non agivamo per motivi personali o di disappunto, ma a causa di attacchi che andavano ben al di là del procedimento giudiziario”. Così Paride Bugli, del Consiglio direttivo dell’Ordine degli avvocati, commenta la posizione adottata all’unanimità dalla Commissione Consiliare per gli Affari di Giustizia, dopo aver preso in esame la richiesta di sospensione del Commissario della Legge Vittorio Ceccarini dal processo Biagioli.
La Commissione ha ritenuto gravi e inaccettabili alcune affermazioni fatte da Ceccarini, ritenendo che non si possa parlare di “innumerevoli pressioni tese ad arrivare a una sentenza di condanna” senza circostanziare le accuse e i fatti. Perplessità e disappunto anche per gli atteggiamenti assunti dal Magistrato nei confronti di alcuni avvocati e dell’Ordine che li rappresenta.
Ceccarini, secondo la Commissione, deve essere chiamato a rispondere delle dichiarazioni rese e degli atti compiuti. Di qui la richiesta di un riferimento dettagliato al Magistrato dirigente del Tribunale.
“Questa richiesta - afferma Bugli - va nella stessa direzione di quella che avevamo avanzato come Ordine, ovvero di accertare i fatti indicati da Ceccarini perché affermare di avere subito pressioni non è certo una dichiarazione da poter tralasciare. L’assemblea degli avvocati aveva già incaricato l’Ordine di fare un esposto perché esistono fatti che hanno una rilevazione penale. Come direttivo - anticipa Paride Bugli - valuteremo ulteriori azioni a tutela delle persone, perché siamo stati accusati di intervenire per conto d’altri. Una affermazione - conclude - che intendiamo chiarire”.

Sonia Tura

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