Alla fine lo strappo non c’è stato. Il Psd marcia compatto verso l’adesione alla Costituente Socialista. In realtà le anime scettiche ci sono ancora e ieri si sono astenute dalla votazione. Il direttivo era chiamato a decidere sul futuro del partito, una sorta di resa dei conti. Un incontro partecipato ed acceso, dove qualcuno ha manifestato le proprie perplessità, note a tutti già dalla vigilia: la componente democratica, infatti, non ha mai fatto mistero di non gradire l’accelerata verso la Costituente e il nome “partito socialista”. Quello che si chiedeva era di includere tutte le forze della sinistra: socialiste, democratiche, progressiste, facendo leva sulla forte valenza europeista. Alla fine, però, ha vinto il progetto politico. Il documento finale è stato approvato a larga maggioranza: 34 voti a favore, 14 astenuti, uno contrario. Avanti tutta, dunque, anche con il dialogo con il Patto: si va verso un accordo che potrebbe arrivare subito dopo Pasqua. Chiuse le questioni programmatiche ci sono quelle politiche. Si dovrà ragionare sulle cose da fare per risolvere insieme i problemi ancora aperti e, in prospettiva, guardare alla costruzione della coalizione che si presenterà alle prossime elezioni.
Nel video l’intervista al Segretario del Psd Gerardo Giovagnoli
Monica Fabbri
Nel video l’intervista al Segretario del Psd Gerardo Giovagnoli
Monica Fabbri
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