L'assestamento di Bilancio protagonista di questa giornata consiliare e con lui il transitorio fiscale che ha impegnato l'Aula per tutto il pomeriggio. Alla fine l'articolo 16 passa con 28 si 21 no e un astenuto. Il governo accoglie l'emendamento presentato dal socialista Alessandro Macini e che esclude, da qualsiasi tipo di condono, chi non ha presentato la dichiarazione dei redditi. Il confronto sul provvedimento che interessa gli anni che vanno dal 2011 al 2013 ha confermato tutte le polemiche che lo hanno accompagnato dalla nascita. Per Andrea Zafferani di Civico 10 si tratta di un condono e di un regalo agli evasori. Il Segretario alle finanze, accusa, parla di equità e poi vediamo che con 250 euro una persona fisica titolare di redditi diversi da quelli di impresa regolarizza la propria posizione a prescindere da quanto potrebbe avere evaso. Il partito socialista condivide il provvedimento pur criticando il ritardo con cui arriva in Aula. Quando finisce un sistema e ne nasce uno nuovo, precisa Alessandro Macini, va tracciata una riga ma andava fatto subito. Elena Tonnini di Rete conferma le posizioni diverse registrate all'interno dell'opposizione, e chiede di abrogare l'importo a scaglioni perchè, sottolinea, stabilisce che più si evade meno si paga mentre Marco Podeschi propone di aumentare il rimborso dovuto al fisco partendo da mille per arrivare a 100mila. Per Sinistra Unita il transitorio fiscale è “una mostruosità del governo che non tiene conto di tutti coloro che onestamente lavorano e contribuiscono con le tasse a sostenere il Paese”. Si schierano a favore della norma Dc e Psd. Senza transitorio, ricordano, non è che i soldi degli evasori arriveranno nelle casse dello Stato. Questa è la prima riforma fiscale dopo 30 anni e come sempre accade si prevedono transizioni dal vecchio al nuovo sistema. L'obiettivo è quello di liberare risorse per permettere al nuovo sistema di entrare pienamente a regime. Il punto centrale della riforma Igr, replica il Segretario alle finanze, è proprio il nuovo sistema di accertamento. Siccome non è possibile accertare esercizi precedenti al 2014 con il nuovo regime, rimarca Felici, è assolutamente logico aspettarsi i risultati già registrati in precedenza dall'Ufficio tributario. L'aspettativa dell'amministrazione è di ottimizzare il prelievo di risorse molto superiori rispetto a quelle che arriverebbero senza transitorio fiscale. Sugli scaglioni, sottolinea Felici, abbiamo preso i riferimenti medi di quello che siamo capaci di ricavare e ci siamo tarati su quella dimensione. Mette tutti d'accordo invece l'emendamento presentato da Alleanza Popolare all'articolo 19bis che registra solo 4 no e 10 astensioni. In sostanza, spiega Mario Ventuirni, chiediamo che quando un procedimento penale viene archiviato per decorrenza dei termini e sono state accertate condizioni di grave responsabilità si deve arrivare comunque alla confisca dei beni.
Sonia Tura
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