Sono una figlia, una sorella, una madre, una donna che lavora e che ora ha deciso di scendere in campo e mettere il proprio impegno a servizio della politica. Perchè una donna dovrebbe impegnarsi in politica? È una domanda che forse non molti si fanno, ma è un tema sul quale vale la pena riflettere. Il nostro Paese sta attraversando un cambiamento epocale, non solo dal punto di vista economico ma anche culturale. Cambiamento del quale può e deve fare parte anche un nuovo e diverso ruolo della donna non solo in politica, ma in tutti i campi della vita pubblica. Un ruolo attivo delle donne nella politica e nelle istituzioni è la chiave di volta che può contribuire a eliminare le differenze di genere per quanto riguarda le opportunità nel mondo del lavoro, ma non solo. Un obiettivo importante e impellente, quello della parità di genere, anche se in molti settori ancora non è una realtà. Come in politica purtroppo, dove la presenza minima di donne deve essere garantita per legge. Ma le quote rosa non possono essere solo sinonimo di donne individuate a caso per obbedire alla norma di riferimento, ma sono donne che, con la loro scelta di vita fatta di impegno sociale e politico, rappresentano cittadini preparati e competenti. Sarebbe più giusto parlare di quote meritevoli, premiare il merito, di qualunque genere esso sia. La parità di genere non si può raggiungere attraverso una norma: deve nascere dalla competenza e dalla formazione.
Ma se ancora poche sono le donne che si impegnano in politica, tantissime sono quelle che nella vita quotidiana si trovano ad affrontare le difficoltà di conciliare la vita familiare, il lavoro e magari delle legittime aspirazioni di crescita attraverso la formazione. Il compito che la politica deve assumersi è quindi quello di concretizzare strumenti di aiuto per le donne, come maggiori controlli ispettivi nelle aziende, incentivare le imprese al part-time, alla flessibilità oraria e all'istituzione di asili nido nelle aziende attraverso sgravi fiscali. Altrettanto importante è dare una spinta all'imprenditoria femminile lavorando in sinergia con Camera di Commercio e le Istituzioni, magari individuando locali da assegnare a un canone minore. Ma soprattutto possiamo cambiare la cultura attraverso il lavoro nelle scuole, la prevenzione e creare consultori per il sostegno alle donne. E’ ormai imprescindibile l’urgenza di costruire strutture di supporto per permettere alle donne di essere madri e lavoratrici.
Ma se ancora poche sono le donne che si impegnano in politica, tantissime sono quelle che nella vita quotidiana si trovano ad affrontare le difficoltà di conciliare la vita familiare, il lavoro e magari delle legittime aspirazioni di crescita attraverso la formazione. Il compito che la politica deve assumersi è quindi quello di concretizzare strumenti di aiuto per le donne, come maggiori controlli ispettivi nelle aziende, incentivare le imprese al part-time, alla flessibilità oraria e all'istituzione di asili nido nelle aziende attraverso sgravi fiscali. Altrettanto importante è dare una spinta all'imprenditoria femminile lavorando in sinergia con Camera di Commercio e le Istituzioni, magari individuando locali da assegnare a un canone minore. Ma soprattutto possiamo cambiare la cultura attraverso il lavoro nelle scuole, la prevenzione e creare consultori per il sostegno alle donne. E’ ormai imprescindibile l’urgenza di costruire strutture di supporto per permettere alle donne di essere madri e lavoratrici.
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