Una semplice comunicazione, per rendere noti i punti di convergenza e il lavoro compiuto alla ricerca di soluzioni apprezzabili. Questo dovrà essere il comunicato congiunto che Patto e Psd stenderanno martedì. Non un atto politico, non l’accordo di cui si parla insistentemente. Si tireranno le somme del lungo confronto, si lascerà una traccia dei dialoghi politici, una sorta di decalogo che servirà anche al Consiglio Grande e Generale per una valutazione più complessiva. Di approfondimenti, però, ne serviranno ancora. Le parti, infatti, restano distanti su almeno due punti: lo scambio di informazioni automatico con l’Italia e il rapporto con l’Unione Europea. Rispetto ai primi incontri le posizioni si sono avvicinate, ma restano ancora alcuni distinguo che fanno la differenza. I Socialisti e Democratici spingono sull’acceleratore per il “cambio di passo”, come l’hanno definito, il Patto intende procedere con accortezza e ponderazione. In sostanza un modello complessivo è stato abbozzato e i colloqui sono definiti “produttivi”. Manca una conclusione politica, quella che in termini politici si chiama “una posizione di sintesi”. Martedì si scoprirà quanto le parti si sono avvicinate.
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