Serra i ranghi la Dc nella necessità di continuare ad operare compatti sui due temi strategici di questa fine 2023: chiusura del negoziato per l'Accordo Ue e definizione della legge di Bilancio. Parola chiave: “coinvolgimento”, richiamato più volte durante la partecipata riunione del Consiglio Centrale, inteso come condivisione e partecipazione ad ampio raggio di tutti gli organismi Dc e della cittadinanza sulle decisioni da prendere. "Ci avviciniamo alla scadenza del quarto anno di legislatura, - afferma il segretario politico, Gian Carlo Venturini - dobbiamo fare il punto della situazione su quelle che sono cose che ancora rimangono da fare in questo ultimo scorcio di legislatura, soprattutto in un momento dove l'uscita di Rete dal Governo ha cambiato aspetti dal punto di vista politico. Questo ha evidenziato il senso di responsabilità del nostro partito che invece di staccare la spina ha deciso insieme agli alleati di proseguire questa esperienza di Governo per concludere quelle cose necessarie al Paese, in primo luogo sicuramente l'Accordo di Associazione e il bilancio che ovviamente è legato anche a questo tipo di impostazione e altri provvedimenti che sono necessari al Paese".
Accordo di associazione “non come punto di arrivo ma di partenza” – è stato ribadito – pensando già ai cambiamenti che comporterà almeno in una prima fase. Tutti focus da sviluppare nell'ambito della conferenza programmatica già fissata dal partito per sabato 2 dicembre con un panel dedicato anche a tutte le forze politiche. "Ci sarà un dibattito - anticipa Venturini - sui vari temi che saranno oggetto dell'accordo proprio per cercare di individuare qual è lo stato attuale e che cosa potrebbe cambiare dopo la firma dell'accordo. Per questo è stato previsto tra i vari panel di discussione della conferenza, uno rivolto a tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione".
In maniera unanime - riporta una nota - i partecipanti al dibattito si sono espressi sulle opportunità irripetibili che deriveranno dal perfezionamento dell’accordo: opportunità in materia finanziaria, economica, degli investimenti, della formazione, delle opportunità lavorative per professionisti e imprese.
Sullo sfondo la prossima legislatura. E qui entra in gioco il nodo alleanze, in uno scenario in fermento – quello attuale – dove ci sono componenti della maggioranza litigiose, l'opposizione con le sue mosse e il Pdcs alla finestra, spettatore direttamente interessato. Capire quali saranno gli orientamenti politici rispetto all’accordo Ue sarà infatti fondamentale per la Dc nel definire l'atteggiamento da tenere nei confronti dei possibili futuri alleati. "E' bene - scandisce infine il segretario Dc - che su questi temi cominciamo a chiarirci, su chi chi è concorde con questa proposta di sviluppo per il Paese oppure no. E quindi potrà essere un elemento di riflessione per le future alleanze".
Nel video l'intervista a Gian Carlo Venturini, segretario politico Pdcs.