Il Consiglio si aprirà martedì prossimo: sei giorni di lavori fino al martedì successivo. All'ordine del giorno il riferimento del Governo sulla missione a Roma con relativo dibattito. Dieci i decreti da ratificare, compresi i quattro legati al Covid che verranno trattati in un comma specifico. Promette di accendere la discussione il Decreto Delegato che aggiorna gli incentivi per la riqualificazione energetica e gli impianti ad energia rinnovabile considerando che sul tema si sono espresse le categorie e, in maggioranza, anche Psd e Md con proprie proposte. Approdano, in seconda lettura, i progetti di legge su cannabis terapeutica e linee guida nelle sperimentazioni cliniche dei medicinali, presentati entrambi dalla Segreteria per la Sanità. Sempre in seconda lettura arriva il certificato complementare di protezione per i medicinali - Testo Unico in tema di Proprietà Industriale, presentato dal Segretario Righi. Completa inoltre l'iter parlamentare il pdl di Libera sulle unioni civili. Tre le istanze d'arengo, fra cui la richiesta di istituire un Servizio Civile Sammarinese.
Non è stato invece proposto l'inserimento in prima lettura del progetto di legge depositato il 6 giugno da Rete che mira a recepire il quesito referendario sull'aborto. Della proposta, accolta tutt'altro che bene dalla DC, non si è parlato ieri sera nella riunione di maggioranza, concentrata invece sugli incontri romani. La questione è delicata, trasversale e potenzialmente esplosiva. “In maggioranza queste cose vanno fatte ascoltandoci”, commenta il Presidente del Pdcs Pasquale Valentini: “C'è un percorso referendario che sta andando avanti – dice - per cui la logica principale è il rispetto della consultazione popolare”. Apprezza che non ci siano state altre forzature, ricordando come – su questa materia – la politica si sia spesso pronunciata in modo contraddittorio. “Non vogliamo creare crepe in maggioranza né mettere bandierine”, chiarisce Emanuele Santi. Rete non ha chiesto di inserire il pdl nel prossimo Consiglio – spiega – perché prima vuole confrontarsi con gli alleati. La proposta – continua Santi - non recepisce solo il quesito, ma tratta la sessualità a 360 gradi, affrontando aspetti inediti, anche le patologie. “É uno strumento – spiega - che volevamo dare alla politica”. In merito alla parte sull'interruzione di gravidanza, “è chiaro che se non ci sono le condizioni per recepire il quesito – dice - si andrà a referendum. Del resto su una materia così divisiva il giudizio popolare è dovuto. Ma è giusto parlarne”. "Il progetto di Legge - scrive inoltre Rete in una nota - non va in antitesi con nessuna iniziativa, soprattutto se popolare e di democrazia diretta, anzi la sostiene". Anche Libera ha già annunciato che sosterrà l’azione di UDS mentre Psd e Md si sono congratulati per l’ottimo risultato ottenuto con la raccolta firme.