Riferendomi all'ultimo Consiglio, ho trovato un'altra dichiarazione fatta dall'esponente di Sinistra Unita che dice: Il fascismo sammarinese rispetto a quello italiano ha avuto una misura più moderata. E ancora: era l'eminenza grigia del partito...E ci sono stati pestaggi che non sono stati fermati dal governo, al professor Franciosi per esempio ecc. ecc.
Anche questo intervento a mio avviso è deragliato fuori binario. L'istanza n° 9, chiedeva di titolare una via al posto di un'altra esistente, allo statista Giuliano Gozi. Invece che giudicare Giuliano Gozi per le opere architettoniche compiute e per gli incarichi diplomatici assunti, che con abilità, astuzia e intelligenza, ha contribuito al miglioramento delle condizioni della cittadinanza creando lavoro nel suo periodo del segretariato dal 1918 al 1943, è stato dirottato sul fascismo e sul partito che era gestito dal fratello Manlio.
Che San Marino nello stesso periodo, sia stata terra di violenza, è vero. Infatti, delle squadre composte di sammarinesi e riminesi e non solo, si avventuravano per il territorio cercando il consenso con la forza invece della dialettica. E' altrettanto vero che caduto il fascismo ci sono state le vendette violente. Addirittura i ''compagni'' sammarinesi se la sono presa con i ragazzi bastonandoli a sangue: all'Avv. Guidubaldo Gozi e (Gian Italo Fattori minorenne) e come ha scritto un cittadino sulla stampa di recente, che i comunisti si sono macchiati anche di assassinio, ecc.
Poi sono giunte le sentenze di condanna dei Gozi, e non solo, nel 1946 da parte del Sindacato del Consiglio dei XII, composto di socialisti, comunisti e un prete, che ha condannato all'esilio, e dapprima tolta la pensione, l’abitazione, il lavoro e l'interdizione ai pubblici uffici; in seguito Giuliano e Manlio Gozi sono stati incarcerati a Urbino e a San Marino; infine dopo essere stati detenuti ai domiciliari 24 ore su 24, la pena è stata commutata in esilio forzato. E' tutto vero.
Con queste testimonianze però si esce dal tema. Le argomentazioni date per rigettare l'istanza, sono fuori tema, non sono stati presentati documenti di responsabilità personali riguardo a Giuliano Gozi e quale mandante di pestaggi. Anzi si trovano presso gli archivi pubblici, di Stato e privati, solamente documenti di stima, riconoscenza e onorifici. Ad esempio sino ad ora non è mai stato detto che è stato eletto, nel 1926, membro d'Onore dello storico Istituto Pontificio dell'Accademia Tiberina. E' questo è vero.
Gli aderenti al Partito Fascista sammarinese, di cui faceva parte anche E. Andreoli, P. Bugli, S. Fiorini, S. Montironi, M. Nanni, G. Renzi, M. Volpinari ecc., caduto nel 1944, sono entrati nel P.S.S., e altri nel P.C.S., come pubblicato dal San Marino. Ma alcuni cittadini hanno scritto che il partito fascista era un covo di delinquenti! Allora ci si chiede: come hanno potuto sei di loro, rivestire la carica di Capitano Reggente in quei nuovi partiti? Anche questo è fuori tema.
Dopo il 1945 a Rimini, è stato processato il capo squadra fascista Tacchi (autore delle scorribande che ha creato problemi anche nel nostro paese) e condannato in Italia alla fucilazione. La sentenza però non è mai stata eseguita perche è morto nel suo letto a settant'anni. Anche questo è fuori tema.
Poi paragonare il fascismo sammarinese a quello italiano fa solo ridere. A San Marino non mi risulta che ci siano stati omicidi perpetrati da fascisti. Cosa che non si può dire dell'Italia. Mio nonno entrato in contrasto con le squadre fasciste, ebbe due disavventure delle quali una con feriti, cui ho scritto in passato sulla stampa. Anche questo è fuori tema.
Gli storici di storia sammarinese poi dovranno ricostruire il periodo post 1944, quando alla segreteria degli Affari Esteri c'era il socialista Gino Giacomini. Il governo social - comunista sammarinese, condivise l'intervento militare sovietico con la forza dei carri armati in Ungheria nel 1955, teso a sedare la rivolta di cittadini scesi sulle strade e sulle piazze, per difendere la democrazia e la libertà nel loro paese. Questa è anche una delle motivazioni che causò la scissione del Partito Socialista che Alvaro Casali abbandonò, costituendo il Partito Socialista Democratico Indipendente, che portò alla famosa e storica difesa di Rovereta. In seguito Giacomini fu intestato di una via in Città. E qui non c'è polvere ma letame da essere depositato. Anche questa ricostruzione storica è fuori tema.
In questi ultimi decenni alcuni partiti hanno combattuto il ''fantasma'' del fascismo morto nel 1944, ancora da scrivere. Molto già sappiamo che la storia è molto diversa dall'attuale.
Quando sarà scritta dal 1944 a oggi, che comprenderà l'attività della politica dei partiti e dei suoi iscritti, portatori di nuovi ''valori moderni'' quali la corruzione, l'arricchimento personale, l'illegalità, la non trasparenza, il voto di scambio, organizzazione malavitosa, clientelismo, lobby politiche, lobby economiche, bilancio dello Stato falso ecc. ecc., come reagirà quella parte della popolazione che non ha condiviso questo meccanismo e mai partecipato alla divisione della torta avvelenata, ma ha combattuto con le proprie capacità questi crimini che hanno portato la Repubblica alla bancarotta? Ho sentito gridare fascista, da alcuni di questi politici verso alcune persone che non andavano a genio. Che interpretazione si deve dare? Alla luce dei fatti accaduti nella storia recente sammarinese al 2013, è offensivo essere definiti fascisti?
Con l'umiliazione della bocciatura dell'istanza di Giuliano Gozi da parte dei ventisei Consiglieri sammarinesi, è stata allontanata anche la possibilità di pacificazione, che con l'approvazione dell'istanza invece, poteva pian piano avvicinare le parti divise da settant'anni. E se San Marino è ancora diviso, la colpa è di quei ventisei ''Consiglieri'' che hanno votato contro. E questi, non potranno parlare di fratellanza, di concordia e di pace, negli atti e nei discorsi, sia all'interno sia in Europa. Inoltre la bocciatura dell'istanza per qualche voto, dimostra che comunque Giuliano Gozi è riuscito a spaccare la storia e far emergere i sentimenti di patriottismo, di giustizia e di verità.
Infine, quando si pubblicano articoli sulla stampa di personaggi di nota fama sia interna sia, esterna, i cui familiari sono ancora in vita e che sanno la verità della storia finita anche in tragedia, ma non solo, che anche storici e professionisti hanno attestato, bisogna fare molta attenzione perché forviare l'opinione pubblica con messaggi di dubbia e perversa interpretazione, non solo fa male alle persone appunto ancora esistenti, ma non si segue la deontologia professionale.
Altresì, è improprio il fatto che tanti si professano studiosi di storia sammarinese, quando invece continuano a fare errori grossolani. Lasciamo fare questo lavoro a chi compete, a che della storia sammarinese, specialmente fuori di San Marino, ne sa più di noi.
Piergiovanni Volpinari
Anche questo intervento a mio avviso è deragliato fuori binario. L'istanza n° 9, chiedeva di titolare una via al posto di un'altra esistente, allo statista Giuliano Gozi. Invece che giudicare Giuliano Gozi per le opere architettoniche compiute e per gli incarichi diplomatici assunti, che con abilità, astuzia e intelligenza, ha contribuito al miglioramento delle condizioni della cittadinanza creando lavoro nel suo periodo del segretariato dal 1918 al 1943, è stato dirottato sul fascismo e sul partito che era gestito dal fratello Manlio.
Che San Marino nello stesso periodo, sia stata terra di violenza, è vero. Infatti, delle squadre composte di sammarinesi e riminesi e non solo, si avventuravano per il territorio cercando il consenso con la forza invece della dialettica. E' altrettanto vero che caduto il fascismo ci sono state le vendette violente. Addirittura i ''compagni'' sammarinesi se la sono presa con i ragazzi bastonandoli a sangue: all'Avv. Guidubaldo Gozi e (Gian Italo Fattori minorenne) e come ha scritto un cittadino sulla stampa di recente, che i comunisti si sono macchiati anche di assassinio, ecc.
Poi sono giunte le sentenze di condanna dei Gozi, e non solo, nel 1946 da parte del Sindacato del Consiglio dei XII, composto di socialisti, comunisti e un prete, che ha condannato all'esilio, e dapprima tolta la pensione, l’abitazione, il lavoro e l'interdizione ai pubblici uffici; in seguito Giuliano e Manlio Gozi sono stati incarcerati a Urbino e a San Marino; infine dopo essere stati detenuti ai domiciliari 24 ore su 24, la pena è stata commutata in esilio forzato. E' tutto vero.
Con queste testimonianze però si esce dal tema. Le argomentazioni date per rigettare l'istanza, sono fuori tema, non sono stati presentati documenti di responsabilità personali riguardo a Giuliano Gozi e quale mandante di pestaggi. Anzi si trovano presso gli archivi pubblici, di Stato e privati, solamente documenti di stima, riconoscenza e onorifici. Ad esempio sino ad ora non è mai stato detto che è stato eletto, nel 1926, membro d'Onore dello storico Istituto Pontificio dell'Accademia Tiberina. E' questo è vero.
Gli aderenti al Partito Fascista sammarinese, di cui faceva parte anche E. Andreoli, P. Bugli, S. Fiorini, S. Montironi, M. Nanni, G. Renzi, M. Volpinari ecc., caduto nel 1944, sono entrati nel P.S.S., e altri nel P.C.S., come pubblicato dal San Marino. Ma alcuni cittadini hanno scritto che il partito fascista era un covo di delinquenti! Allora ci si chiede: come hanno potuto sei di loro, rivestire la carica di Capitano Reggente in quei nuovi partiti? Anche questo è fuori tema.
Dopo il 1945 a Rimini, è stato processato il capo squadra fascista Tacchi (autore delle scorribande che ha creato problemi anche nel nostro paese) e condannato in Italia alla fucilazione. La sentenza però non è mai stata eseguita perche è morto nel suo letto a settant'anni. Anche questo è fuori tema.
Poi paragonare il fascismo sammarinese a quello italiano fa solo ridere. A San Marino non mi risulta che ci siano stati omicidi perpetrati da fascisti. Cosa che non si può dire dell'Italia. Mio nonno entrato in contrasto con le squadre fasciste, ebbe due disavventure delle quali una con feriti, cui ho scritto in passato sulla stampa. Anche questo è fuori tema.
Gli storici di storia sammarinese poi dovranno ricostruire il periodo post 1944, quando alla segreteria degli Affari Esteri c'era il socialista Gino Giacomini. Il governo social - comunista sammarinese, condivise l'intervento militare sovietico con la forza dei carri armati in Ungheria nel 1955, teso a sedare la rivolta di cittadini scesi sulle strade e sulle piazze, per difendere la democrazia e la libertà nel loro paese. Questa è anche una delle motivazioni che causò la scissione del Partito Socialista che Alvaro Casali abbandonò, costituendo il Partito Socialista Democratico Indipendente, che portò alla famosa e storica difesa di Rovereta. In seguito Giacomini fu intestato di una via in Città. E qui non c'è polvere ma letame da essere depositato. Anche questa ricostruzione storica è fuori tema.
In questi ultimi decenni alcuni partiti hanno combattuto il ''fantasma'' del fascismo morto nel 1944, ancora da scrivere. Molto già sappiamo che la storia è molto diversa dall'attuale.
Quando sarà scritta dal 1944 a oggi, che comprenderà l'attività della politica dei partiti e dei suoi iscritti, portatori di nuovi ''valori moderni'' quali la corruzione, l'arricchimento personale, l'illegalità, la non trasparenza, il voto di scambio, organizzazione malavitosa, clientelismo, lobby politiche, lobby economiche, bilancio dello Stato falso ecc. ecc., come reagirà quella parte della popolazione che non ha condiviso questo meccanismo e mai partecipato alla divisione della torta avvelenata, ma ha combattuto con le proprie capacità questi crimini che hanno portato la Repubblica alla bancarotta? Ho sentito gridare fascista, da alcuni di questi politici verso alcune persone che non andavano a genio. Che interpretazione si deve dare? Alla luce dei fatti accaduti nella storia recente sammarinese al 2013, è offensivo essere definiti fascisti?
Con l'umiliazione della bocciatura dell'istanza di Giuliano Gozi da parte dei ventisei Consiglieri sammarinesi, è stata allontanata anche la possibilità di pacificazione, che con l'approvazione dell'istanza invece, poteva pian piano avvicinare le parti divise da settant'anni. E se San Marino è ancora diviso, la colpa è di quei ventisei ''Consiglieri'' che hanno votato contro. E questi, non potranno parlare di fratellanza, di concordia e di pace, negli atti e nei discorsi, sia all'interno sia in Europa. Inoltre la bocciatura dell'istanza per qualche voto, dimostra che comunque Giuliano Gozi è riuscito a spaccare la storia e far emergere i sentimenti di patriottismo, di giustizia e di verità.
Infine, quando si pubblicano articoli sulla stampa di personaggi di nota fama sia interna sia, esterna, i cui familiari sono ancora in vita e che sanno la verità della storia finita anche in tragedia, ma non solo, che anche storici e professionisti hanno attestato, bisogna fare molta attenzione perché forviare l'opinione pubblica con messaggi di dubbia e perversa interpretazione, non solo fa male alle persone appunto ancora esistenti, ma non si segue la deontologia professionale.
Altresì, è improprio il fatto che tanti si professano studiosi di storia sammarinese, quando invece continuano a fare errori grossolani. Lasciamo fare questo lavoro a chi compete, a che della storia sammarinese, specialmente fuori di San Marino, ne sa più di noi.
Piergiovanni Volpinari
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