Silvio Berlusconi non nega la crisi, ma lancia un appello a tutte le forze politiche, opposizione compresa, ad affrontarla con fermezza per vincerla.
Perché l'Italia ha fondamenti economici forti, e la stabilità oggi è per il premier l'unica arma vincente. Il presidente del Consiglio pronuncia in Psrlamento a borse chiuse un attesissimo discorso. Parla accanto a Giulio Tremonti che resta immobile come una statua di sale e che Berlusconi non cita mai diversamente da tutti gli altri suoi discorsi alla Camera. E annunciando interventi per lo sviluppo e un impegno per ridurre i costi della politica e per far ripartire la crescita, rivendica il sostegno dell'Europa alle scelte del governo. E, da imprenditore che ha tre aziende quotate in borsa, il premier si rivolge al centrosinistra: invocando la coesione chiesta da Napolitano, dice: "Non vi chiedo di condividere i nostri programmi ma che arrivino contributi con idee e proposte per far emergere ciò che serve al paese". E promette che il governo "non resterà sordo alle proposte dell'opposizione se animate da spirito di patria". Ma il centrosinistra resta scettico. "L'Italia è fortemente impaurita, c'è un distacco crescente tra Paese e politica e la situazione è ormai sfilacciata. Serve una novità politica", dice il segretario del Pd Pierluigi Bersani, mentre Veltroni punta ad un governo istituzionale e Di Pietro chiede che si vada al voto. Intanto il presidente Napolitano, che più di tutti ha spinto su Berlusconi perché parlasse alle Camere della crisi, segue la situazione da Stormboli da dove è pronto a rientrare a Roma se necessario. Ministri tutti in vacanza vicino Roma nell'eventualità di riunioni d'urgenza, e vacanze più corte di una settimana per il Parlamento: la prossima riunione sarà ai primi di settembre, ma Fini è pronto a convocare la Camera, se serve, anche a Ferragosto.
Da Roma Francesco Bongarrà
Perché l'Italia ha fondamenti economici forti, e la stabilità oggi è per il premier l'unica arma vincente. Il presidente del Consiglio pronuncia in Psrlamento a borse chiuse un attesissimo discorso. Parla accanto a Giulio Tremonti che resta immobile come una statua di sale e che Berlusconi non cita mai diversamente da tutti gli altri suoi discorsi alla Camera. E annunciando interventi per lo sviluppo e un impegno per ridurre i costi della politica e per far ripartire la crescita, rivendica il sostegno dell'Europa alle scelte del governo. E, da imprenditore che ha tre aziende quotate in borsa, il premier si rivolge al centrosinistra: invocando la coesione chiesta da Napolitano, dice: "Non vi chiedo di condividere i nostri programmi ma che arrivino contributi con idee e proposte per far emergere ciò che serve al paese". E promette che il governo "non resterà sordo alle proposte dell'opposizione se animate da spirito di patria". Ma il centrosinistra resta scettico. "L'Italia è fortemente impaurita, c'è un distacco crescente tra Paese e politica e la situazione è ormai sfilacciata. Serve una novità politica", dice il segretario del Pd Pierluigi Bersani, mentre Veltroni punta ad un governo istituzionale e Di Pietro chiede che si vada al voto. Intanto il presidente Napolitano, che più di tutti ha spinto su Berlusconi perché parlasse alle Camere della crisi, segue la situazione da Stormboli da dove è pronto a rientrare a Roma se necessario. Ministri tutti in vacanza vicino Roma nell'eventualità di riunioni d'urgenza, e vacanze più corte di una settimana per il Parlamento: la prossima riunione sarà ai primi di settembre, ma Fini è pronto a convocare la Camera, se serve, anche a Ferragosto.
Da Roma Francesco Bongarrà
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