Mentre Berlusconi ribadisce che non c’è “nessuna alternativa” al suo governo, l'ipotesi di un condono tombale, su cui il premier starebbe ragionando ma che viene poi smentito da Palazzo Chigi, infiamma la politica italiana. “Purtroppo per la sinistra, non c'é un'alternativa al nostro governo”, dice il premier che, prima di partire per la Russia, dove partecipa al compleanno di Putin, si appella a tutti i moderati, a partire dall’Udc, perché si uniscano in un grande Partito popolare. Per il leader del Pdl, “le elezioni anticipate non servirebbero a nulla e la riforma elettorale non deve scardinare il bipolarismo”. Napolitano parla del valore della politica: “E' un'attività entusiasmante se siamo tutti a farla. Se si dice che “è una cosa sporca” e si lascia fare agli altri, gli altri la fanno sporca davvero”, osserva il Capo dello Stato.
Ma intanto è polemica su un condono, ufficialmente smentito dal governo, che potrebbe essere contenuto nel decreto sviluppo,che Berlusconi annuncia per metà ottobre con le “vitamine” contro la crisi. Sul “condonone”, come lo avrebbe chiamato lo stesso premier, il Pdl, segnato dai distinguo di Scajola e Pisanu, si muove in ordine
sparso: Cicchitto e Frattini negano che ci si stia pensando, ma il ministro Fitto è più possibilista, osservando che sul decreto sviluppo “nulla sarà escluso a priori”. Unanimemente, dure, invece le opposizioni: Il Pd definisce il condono “l'emblema del degrado morale dell'Italia berlusconiana”, mentre Antonio Di Pietro, parla di “tomba della democrazia”. E per Rutelli una sanatoria fiscale “sarebbe l'ultima ignominia del governo Berlusconi”.
Da Roma Francesco Bongarrà
Ma intanto è polemica su un condono, ufficialmente smentito dal governo, che potrebbe essere contenuto nel decreto sviluppo,che Berlusconi annuncia per metà ottobre con le “vitamine” contro la crisi. Sul “condonone”, come lo avrebbe chiamato lo stesso premier, il Pdl, segnato dai distinguo di Scajola e Pisanu, si muove in ordine
sparso: Cicchitto e Frattini negano che ci si stia pensando, ma il ministro Fitto è più possibilista, osservando che sul decreto sviluppo “nulla sarà escluso a priori”. Unanimemente, dure, invece le opposizioni: Il Pd definisce il condono “l'emblema del degrado morale dell'Italia berlusconiana”, mentre Antonio Di Pietro, parla di “tomba della democrazia”. E per Rutelli una sanatoria fiscale “sarebbe l'ultima ignominia del governo Berlusconi”.
Da Roma Francesco Bongarrà
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