Politica italiana. Berlusconi non si ricandida

Il Pd mugugna ma voterà la legge di stabilità. Mario Monti incassa il sostegno di Bersani che annuncia che entro domani si troverà un accordo sulla manovra. Il governo assicura modifiche, pur se a saldi invariati. E dunque non è a rischio, sostiene il segretario del Pd che però, con un refrain simile a quello del Pdl, dice basta con i sacrifici delle famiglie, mentre Alfano chiede uno stop al “bombardamento fiscale”, reclamando, con Confindustria ed i vescovi, di rimuovere dal groppone dei contribuenti italiani quel “macigno” rappresentato dalla pressione fiscale. E se il governo viene battuto in commissione alla Camera sugli esodati, il Pdl chiede a Grilli di non aumentare l’Iva. Così, mentre il presidente Napolitano invita i partiti a “tener conto” anche per il futuro dell’esperienza rappresentata dal governo Monti, reclamando “scelte e accordi politici” per garantire la governabilità, al di là della legge elettorale, il professore dovrebbe avere una navigazione più tranquilla. Il premier, cui anche il Financial Times conferma il sostegno, non ci sta a scoprire le carte su un nuovo incarico nel futuro, ma deve fare i conti con diversi dossier: dalle tangenti in Finmeccanica ad una serie di nomine che andranno varate. E mentre Berlusconi annuncia che non si ricandiderà e che il suo successore sarà scelto con primarie, nel Pd le acque restano agitate. Se in Sicilia solo Grillo riempie le piazze con i suoi comizi per le regionali, Renzi, che attribuisce alla sinistra la responsabilità del fatto che Berlusconi abbia governato l’Italia per 20 anni, attacca sulle regole per la primarie Bersani, la cui storica segretaria risulta indagata per truffa.

Da Roma Francesco Bongarrà