Sulla crisi Mario Monti è moderatamente ottimista, e vede lentamente “prendere forma” una via d’uscita. In Parlamento il presidente del Consiglio sottolinea il nuovo ruolo dell'Italia nell'ambito dell'Unione europea. E invita i partiti a “non esportare in Europa polemiche politiche squisitamente interne”. Perché, sottolinea, l’Italia oggi è vista come “un esempio significativo di una politica economica forte”. Il premier non nasconde le difficoltà: dalla situazione economica “in peggioramento” all’incertezza determinata dalla situazione greca e dai declassamenti di diversi Stati da parte delle agenzie di rating. Ma, guardando alla politica, il professore vede “un'evoluzione positiva di sensibilità che sembravano cristallizzate”; il che lo lascia ben sperare.
Berlusconi, fiducioso in una ricucitura del proprio rapporto con Bossi, si augura che il quadro di Monti sia realistico e sostanzialmente gli conferma l’appoggio parlamentare del Pdl. Ma sull’ottimismo di Palazzo Chigi pesa il monito di Mario Draghi: secondo il presidente della Bce, “portare a pieno compimento le riforme è decisivo per sventare i rischi di una deriva pericolosa”.
Mentre proseguono le proteste dei camionisti e del movimento dei Forconi, il governo blinda con la fiducia alla Camera il decreto Milleproroghe, che dovrebbe essere licenziato a Montecitorio entro martedì prossimo. E intanto pesa sul confronto in corso tra governo e parti sociali il monito del presidente Napolitano. “Avere un lavoro non deve più essere un privilegio”, dice il capo dello Stato secondo cui ricerca, innovazione e qualità sono la “chiave di volta dello sforzo perché l’Italia guadagni posizioni”.
Da Roma Francesco Bongarrà
Berlusconi, fiducioso in una ricucitura del proprio rapporto con Bossi, si augura che il quadro di Monti sia realistico e sostanzialmente gli conferma l’appoggio parlamentare del Pdl. Ma sull’ottimismo di Palazzo Chigi pesa il monito di Mario Draghi: secondo il presidente della Bce, “portare a pieno compimento le riforme è decisivo per sventare i rischi di una deriva pericolosa”.
Mentre proseguono le proteste dei camionisti e del movimento dei Forconi, il governo blinda con la fiducia alla Camera il decreto Milleproroghe, che dovrebbe essere licenziato a Montecitorio entro martedì prossimo. E intanto pesa sul confronto in corso tra governo e parti sociali il monito del presidente Napolitano. “Avere un lavoro non deve più essere un privilegio”, dice il capo dello Stato secondo cui ricerca, innovazione e qualità sono la “chiave di volta dello sforzo perché l’Italia guadagni posizioni”.
Da Roma Francesco Bongarrà
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