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Politica italiana. Intercettazione: l'opposizione annuncia il pugno di ferro in aula

4 ott 2011
Politica italiana. Intercettazione: l'opposizione annuncia il pugno di ferro in aula
Politica italiana. Intercettazione: l'opposizione annuncia il pugno di ferro in aula
Alla vigilia della ripresa dell’esame alla Camera del testo sulle intercettazioni su cui Partito democratico e Italia dei Valori ma anche il Terzo Polo a Montecitorio annunciano “un’opposizione dura”, il Parlamento vota per eleggere un giudice della Corte costituzionale ed un membro laico del Csm.Viene così ricostituito il plenum dei due organi costituzionali che mancava ormai da diversi mesi: una situazione che preoccupava non poco il presidente Napolitano. Intanto, mentre al Senato arriva la riforma costituzionale messa a punto dal ministro Calderoli, Berlusconi lavora al testo del decreto legge in materia di sviluppo che mira a far varare dal Consiglio dei ministri la prossima settimana. Sarà cruciale un vertice di maggioranza convocato per giovedì: per allora dovrà essere chiaro quanto e come sarà possibile intervenire ancora per contrastare la crisi, acuita sempre più dal rischio default della Grecia. A rendere più complicate le cose è un’uscita all’Ecofin di Giulio Tremonti. Per il ministro dell’Economia “i conti italiani reggono anche a crescita zero”, ma in Spagna le cose vanno meglio “perché ci saranno elezioni anticipate”: parole sibilline da molti interpretate come un’ulteriore spinta al voto, soprattutto nel Pd. Anche se La Russa frena: “il nostro obiettivo è il voto nel 2013”, ribadisce il ministro della Difesa. Per il Pd il referendum sulla legge elettorale sarà il “grimaldello” per riportare il Paese alle urne.

Da Roma Francesco Bongarrà

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