Mario Monti incassa il plauso della Germania per le sue riforme e rassicura l’Europa, che non ha più “nulla da temere” dall’Italia. A Berlino, al termine di una delicata missione, il presidente del Consiglio convince la signora Merkel a rimpinguare il fondo salva Stati, e rivendica che «L'Europa può contare su un'Italia pronta a fare pienamente la sua parte verso la stabilità e lo sviluppo dell'Unione». Insomma, secondo Monti, che domani parlerà alla Camera, l’Italia “non è più considerata fonte di infezione in Eurolandia”. E allora, per il premier «gli attuali alti tassi di interesse sul debito italiano non sono più giustificati». Un ragionamento condiviso dalla cancelliera tedesca, secondo cui «L'Italia ha fatto molto sul fronte delle riforme, e a questo punto i principali Paesi dell'Eurozona dovranno lavorare alla stabilizzazione della moneta unica». Monti e la sua omologa tedesca si sono dati appuntamento a Roma per il 20 gennaio con Sarkozy: per allora il governo varerà le misure sulle liberalizzazioni, dando il via alla “fase due”.
“Attaccheremo gli albi, le corporazioni, il mercato del lavoro incrostato”, promette il premier ai tedeschi, rivendicando di “aver fatto molto” contro l’evasione fiscale “nonostante i timori di Berlusconi”. E considera “quasi un miracolo” il fatto che tutti i maggiori partiti appoggino “i provvedimenti impopolari” da lui decisi. Ma non tutto fila liscio: i tassisti annunciano uno stop per il 23 gennaio, mentre i partiti preparano le richieste da portare agli incontri separati che nei prossimi giorni avranno con Monti sulle liberalizzazioni. E intanto è attesa per la decisione della Corte costituzionale sul referendum sulla legge elettorale.
Nel video la conferenza stampa di Merkel e Monti.
Da Roma Francesco Bongarrà
“Attaccheremo gli albi, le corporazioni, il mercato del lavoro incrostato”, promette il premier ai tedeschi, rivendicando di “aver fatto molto” contro l’evasione fiscale “nonostante i timori di Berlusconi”. E considera “quasi un miracolo” il fatto che tutti i maggiori partiti appoggino “i provvedimenti impopolari” da lui decisi. Ma non tutto fila liscio: i tassisti annunciano uno stop per il 23 gennaio, mentre i partiti preparano le richieste da portare agli incontri separati che nei prossimi giorni avranno con Monti sulle liberalizzazioni. E intanto è attesa per la decisione della Corte costituzionale sul referendum sulla legge elettorale.
Nel video la conferenza stampa di Merkel e Monti.
Da Roma Francesco Bongarrà
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