Napolitano blinda Monti: sostanzialmente lo lancia per un bis a Palazzo Chigi, ma non può essere il candidato di nessuno. Il presidente della Repubblica ricorda che il professore «è senatore a vita e quindi non si può candidare al Parlamento». Tuttavia, puntualizza «dopo le elezioni Monti può essere coinvolto» dai partiti, osservando che «in campagna elettorale» sarebbe preferibile preservare una condizione di terzietà per l’inquilino di palazzo Chigi. Dopo le elezioni, Monti potrà continuare il proprio impegno; anche se a quel punto, dice Napolitano, il professore dopo il voto “potrebbe continuare a fare il presidente del Consiglio in un governo politico e non più tecnico». Soprattutto se sarà sostenuto da una eventuale lista con il suo nome.
L’apertura del Colle piace a Casini e a Montezemolo; un pò meno a Bersani, che già pregusta per sé la poltrona di premier ed invece vedrebbe meglio Monti al Quirinale. Dura è la protesta dell’Italia dei Valori, che continua a perdere pezzi, e della Lega: il Carroccio considera «una innovazione costituzionale speciosa, comoda ed incoerente» il fatto che Monti non possa essere candidato premier alle elezioni ma dopo potrebbe essere chiamato a guidare il futuro Governo.
E mentre la Camera approva la legge di Stabilità, con il governo battuto sulla tobin tax e gli enti locali sul piede di guerra contro i tagli, ferve il dibattito sulle primarie. Dopo un turbine di vertici con Berlusconi, Alfano conferma per il 16 dicembre la consultazione del Pdl che pare in stato confusionale e perde deputati. E nel Pd si scalda il confronto tra Renzi e Bersani, che punta a vincere a primo turno malgrado il sindaco di Firenze si attribuisca grandi chances.
Da Roma Francesco Bongarrà
L’apertura del Colle piace a Casini e a Montezemolo; un pò meno a Bersani, che già pregusta per sé la poltrona di premier ed invece vedrebbe meglio Monti al Quirinale. Dura è la protesta dell’Italia dei Valori, che continua a perdere pezzi, e della Lega: il Carroccio considera «una innovazione costituzionale speciosa, comoda ed incoerente» il fatto che Monti non possa essere candidato premier alle elezioni ma dopo potrebbe essere chiamato a guidare il futuro Governo.
E mentre la Camera approva la legge di Stabilità, con il governo battuto sulla tobin tax e gli enti locali sul piede di guerra contro i tagli, ferve il dibattito sulle primarie. Dopo un turbine di vertici con Berlusconi, Alfano conferma per il 16 dicembre la consultazione del Pdl che pare in stato confusionale e perde deputati. E nel Pd si scalda il confronto tra Renzi e Bersani, che punta a vincere a primo turno malgrado il sindaco di Firenze si attribuisca grandi chances.
Da Roma Francesco Bongarrà
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