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Politica italiana, nel centrodestra il barometro segna tempesta

26 gen 2012
Politica italiana, nel centrodestra il barometro segna tempesta
Politica italiana, nel centrodestra il barometro segna tempesta
Mentre il governo incassa sì la fiducia alla Camera sul decreto milleproroghe senza il sostegno dell’Italia dei valori e si accinge a varare il decreto Passera sulla semplificazione, nel centrodestra il barometro segna tempesta. Volano parole grosse a distanza, nel Transatlantico di Montecitorio, tra Berlusconi e Bossi, ormai ai ferri corti. "Berlusconi è un pò una mezza cartuccia, ha paura", dice il leader della Lega, secondo cui "c'è tutto un Paese che vuole strozzare Monti e lui ha paura di mandarlo via". E il senatur ripete il suo “aut aut” al Cavaliere: "O cade il governo Monti oppure cade la Lombardia" guidata da Formigoni. Ma la replica il leader del Pdl, che non intende staccare la spina a Monti, non si fa attendere: "Chi è stato responsabile dando il suo sostegno al governo non può tirarsi indietro. Senza esser stato sfiduciato mi sono fatto indietro con responsabilità ed eleganza; ed oggi quelle ragioni sussistono ancora", sostiene il Cavaliere, che sulla frattura con la Lega minimizza, e promette: “al momento opportuno il centrodestra sarà unito”. Per Berlusconi è “difficile avanzare critiche fondate” al governo Monti; soprattutto in un momento in cui non sono in vista per l’Italia “motivi di ottimismo e serenità”. Neanche il Pd, con Bersani che vede rasserenarsi i rapporti a sinistra con Di Pietro e Vendola, crede in un passo indietro di Berlusconi, che è però pressato anche da parte del Pdl in sofferenza nel sostegno a Monti. E il presidente del Consiglio, dopo un faccia a faccia con il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo per fermare la protesta che blocca l’Isola da giorni, incontra Napolitano e si prepara all’incontro di lunedì con Merkel e Sarkozy prima del consiglio europeo di Bruxelles.

Da Roma Francesco Bongarrà

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