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Politica italiana. Parte la corsa ad ostacoli del governo per il taglio delle tasse

24 feb 2012
Politica italiana. Parte la corsa ad ostacoli del governo per il taglio delle tasse
Politica italiana. Parte la corsa ad ostacoli del governo per il taglio delle tasse
Con il decreto sulla semplificazione fiscale parte la corsa ad ostacoli del governo per il taglio delle tasse entro il 2014. Il Consiglio dei ministri vara il pacchetto di misure con la stretta sull’evasione fiscale, da cui si attendono le risorse che renderanno inutile una nuova manovra. Ed il governo continua a trattare in Senato sul decreto liberalizzazioni, su cui diversi parlamentari denunciano una pressione sempre più forte delle lobby. Dopo l’invito dell’Ocse all’Italia a privatizzare Rai e ferrovie, Mario Monti cerca di tener duro sulle riforme e sul rigore, forte anche dell’ammorbidimento sull’articolo 18 di Bersani, oggi ottimista su un accordo sulla riforma del mercato del lavoro. Riforme e rigore “possono essere difficili da sopportare, ma generano crescita”, rivendica il presidente del Consiglio prima di incontrare Napolitano e dopo aver reso noti i risultati dei primi 100 giorni del suo mandato. Nel dossier, che Di Pietro definisce “di stile berlusconiano” ma che lascia soddisfatti Casini e Bersani, spiccano la sforbiciata di oltre 43 milioni di euro alle spese di Palazzo Chigi, ed il crollo dei voli di Stato. E, mentre si scatena una guerra tra “caste” dopo la pubblicazione degli stipendi dei supermanager pubblici, con i parlamentari che gustano una rivincita per gli attacchi dell’antipolitica, è viva l’attesa per la sentenza sul caso Mills, prevista per domani. In un lungo memoriale, Silvio Berlusconi ribadisce la propria “totale innocenza”, che per il Cavaliere sarebbe stata “confermata dallo stesso avvocato inglese”: Mills, sottolinea Berlusconi, ai giudici ha detto di non averlo mai conosciuto.

Da Roma Francesco Bongarrà

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