Ufficialmente il governo non ci pensa, anzi è contrario; ma è su un condono contenuto nel prossimo decreto sviluppo che si concentra il dibattito politico italiano. “All'ipotesi di un condono siamo contrari sia dal punto di vista etico che politico e tecnico”, puntualizza il sottosegretario Casero. Una posizione che però sembra discostarsi da quella del Pdl, se il capogruppo alla Camera Cicchitto auspica “una discussione seria, senza tabù ideologici di alcun tipo su come il Paese possa misurarsi con il nodo decisivo dell'abbattimento del debito”. E per La Russa “serve un antibiotico molto potente per un paziente molto malato”.
Berlusconi non ha apprezzato la chiusura sul condono di Bossi, che a sua volta deve confrontarsi con gli equilibri di potere nella Lega. Il premier, adirato per il direttorio franco-tedesco sulla crisi, stasera vedrà il leader del Carroccio e deve misurarsi con tre prove: il nuovo governatore di Bankitalia, la fronda interna al Pdl e la legge sulle intercettazioni, che vorrebbe far approvare entro la settimana alla Camera e su cui l’opposizione darà filo da torcere. Berlusconi, che in Russia potrebbe aver anche avviato le trattative per vendere il Milan a Gazprom, si è impegnato a presentare a Napolitano il nome del nuovo governatore di Bankitalia entro sabato. Quanto ai rapporti interni al Pdl, Scajola si trova al fianco Alemanno e Formigoni e lancia una sostanziale sfida al premier, cui offre un’“ultima chance” sul decreto sviluppo. Ma non tutti sono convinti della serietà delle minacce di Scajola; a partire dallo stesso Berlusconi, che pensa di non offrirgli più di un ruolo di maggiore responsabilità nel partito.
Da Roma Francesco Bongarrà
Berlusconi non ha apprezzato la chiusura sul condono di Bossi, che a sua volta deve confrontarsi con gli equilibri di potere nella Lega. Il premier, adirato per il direttorio franco-tedesco sulla crisi, stasera vedrà il leader del Carroccio e deve misurarsi con tre prove: il nuovo governatore di Bankitalia, la fronda interna al Pdl e la legge sulle intercettazioni, che vorrebbe far approvare entro la settimana alla Camera e su cui l’opposizione darà filo da torcere. Berlusconi, che in Russia potrebbe aver anche avviato le trattative per vendere il Milan a Gazprom, si è impegnato a presentare a Napolitano il nome del nuovo governatore di Bankitalia entro sabato. Quanto ai rapporti interni al Pdl, Scajola si trova al fianco Alemanno e Formigoni e lancia una sostanziale sfida al premier, cui offre un’“ultima chance” sul decreto sviluppo. Ma non tutti sono convinti della serietà delle minacce di Scajola; a partire dallo stesso Berlusconi, che pensa di non offrirgli più di un ruolo di maggiore responsabilità nel partito.
Da Roma Francesco Bongarrà
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