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Politica italiana: superato lo scoglio della proroga delle missioni militari all'estero

7 lug 2011
Politica italiana: superato lo scoglio della proroga delle missioni militari all'estero
La maggioranza supera lo scoglio della proroga delle missioni militari all’estero. Anche i ministri della Lega, che ieri sul tema minacciavano battaglia, alla fine hanno votato il decreto che recepisce le richieste del Carroccio per un ridimensionamento dell’impegno militare oltre confine. Con soddisfazione di Bossi, accusato di speculare sulle missioni da Bersani e da Casini, oltre 2000 soldati torneranno in Italia entro l’anno. La partecipazione ai bombardamenti in Libia è confermata solo fino a settembre, e arrivano 400 milioni per la lotta all’immigrazione clandestina. Intanto Berlusconi accusa l’opposizione di “giocare senza regole” pur di colpirlo. Il premier racconta la sua verità sulla norma salva-Fininvest, il codicillo dapprima inserito nella manovra e poi ritirato che gli avrebbe evitato di pagare una multa in arrivo da 750 milioni di euro. “Non l'ho scritta io. E per Tremonti era sacrosanta”, puntualizza il premier, dimostrando così il gelo che sarebbe calato tra lui ed il ministro dell’Economia. Quel codicillo potrebbe essere reinserito al Senato, anche se solo dopo la sentenza sul Lodo Mondadori che è prevista per la prossima settimana e si annuncia sfavorevole a Berlusconi. Mentre il Senato approva definitivamente con la fiducia il decreto sviluppo, Tremonti tiene duro sulla Manovra, forte del plauso della Bce e malgrado gli attacchi di Di Pietro, i fischi alla Coldiretti, e le polemiche scatenate dagli insulti da lui rivolte in un fuori onda a Renato Brunetta. “Senza pareggio di bilancio c'é solo il disastro”, ammonisce il ministro dell’Economia aggiungendo che “il pareggio non è solo un obiettivo politico ma etico”.

Da Roma Francesco Bongarrà

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