Cittadinanza Attiva fa le pulci al polo del lusso. Di cui sa ancora poco. Molte domande attendono infatti una risposta: dagli incentivi alle eventuali deroghe alla legge sullo sviluppo. E' un progetto su cui il Governo – dicono Civico Dieci e Sinistra Unita – fa del facile trionfalismo. Eppure ci sono aspetti poco chiari, che li preoccupano. A partire da un terreno adiacente a quello già opzionato che gli investitori dovrebbero acquistare, a prezzo gonfiato rispetto al valore di mercato.
Cittadinanza attiva drizza le antenne. Verificherà la proprietà di quel terreno, per scongiurare l'affare privato a spese della collettività. Ma non è tutto. Quel polo del lusso rischia di diventare l'ennesima cattedrale nel deserto se non c'è una politica di sistema, un progetto su larga scala. Insomma, mancano strategie e idee chiare. Non sarà la mega costruzione a Rovereta – dicono Civico Dieci e Sinistra Unita – a risollevare le sorti del paese. E la fretta della maggioranza appare ai loro occhi una corsa al risultato da spendere in campagna elettorale. Ce n'è anche per quella che definiscono la vecchia lobbie affaristica che frena lo sviluppo. Torna la proposta di una patrimoniale che vada a colpire le grandi proprietà immobiliari inutilizzate.
Non si esclude neppure l'esproprio dei terreni identificati, spostando a vantaggio della collettività parte del plusvalore ottenuto dalla trasformazione del terreno. E meccanismi di perequazione, per recuperare in altre zone il terreno perso.
nel servizio l'intervista a Matteo Ciacci Civico10
Cittadinanza attiva drizza le antenne. Verificherà la proprietà di quel terreno, per scongiurare l'affare privato a spese della collettività. Ma non è tutto. Quel polo del lusso rischia di diventare l'ennesima cattedrale nel deserto se non c'è una politica di sistema, un progetto su larga scala. Insomma, mancano strategie e idee chiare. Non sarà la mega costruzione a Rovereta – dicono Civico Dieci e Sinistra Unita – a risollevare le sorti del paese. E la fretta della maggioranza appare ai loro occhi una corsa al risultato da spendere in campagna elettorale. Ce n'è anche per quella che definiscono la vecchia lobbie affaristica che frena lo sviluppo. Torna la proposta di una patrimoniale che vada a colpire le grandi proprietà immobiliari inutilizzate.
Non si esclude neppure l'esproprio dei terreni identificati, spostando a vantaggio della collettività parte del plusvalore ottenuto dalla trasformazione del terreno. E meccanismi di perequazione, per recuperare in altre zone il terreno perso.
nel servizio l'intervista a Matteo Ciacci Civico10
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