Tutto rimandato a mercoledì. Quello che sembrava un incontro definitivo sulla stabilizzazione si è concluso con un nulla di fatto. I sindacati escono da Palazzo Pubblico in parte delusi per una trattativa che si sviluppa da anni e non vede la parole fine: “per noi è la priorità”, ribadiscono le organizzazioni dei lavoratori che vogliono chiudere la partita, e aspettano gli ultimi chiarimenti dagli Interni, mentre sono consapevoli che sul rinnovo contrattuale i tempi saranno più lunghi. Due argomenti da separare per CSU e USL, strettamente legati, per il governo. Intanto hanno messo sul tavolo una richiesta di aumento che tenga conto del recupero dell’inflazione. In pratica il 3% annuo. “Un lavoro approfondito sui temi utili a chiudere la trattative”, commenta il segretario agli Interni, anche se Valeria Ciavatta si dice “dispiaciuta degli arretramenti del sindacato rispetto ad alcuni temi che sembravano in parte già concordati”. I punti da chiarire per la Parva Domus sono aspetta tecnici non politici che stanno a cuore a entrambe le parti, mentre dà per acquisiti tutti quelli politici previsti dal documento.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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