All’ufficio elettorale si sono presentati tutti partiti in lizza per la campagna elettorale del 9 novembre.
Nessuna sorpresa dell’ultima ora, come si vociferava, cioè non c’è stata la presentazione di una presunta terza coalizione.
Dunque restano due gli antagonisti: Patto per San Marino e Riforme e Libertà.
Nel pomeriggio di ieri Patto per San Marino ha depositato il programma e la dichiarazione di coalizione, poco prima delle liste che ne fanno parte, l’Unione dei Moderati, il Partito Democratico Cristiano, insieme a Europopolari e Arengo e Libertà, mentre la Lista per la Libertà ha provveduto questa mattina al deposito all’Ufficio Elettorale, seguita più tardi da Alleanza Popolare.
Lo hanno fatto invece congiuntamente i partiti che compongono la coalizione Riforme e Libertà, che prima hanno provveduto alla dichiarazione di coalizione e al deposito del programma insieme al simbolo sotto il quale sono riuniti, e subito dopo hanno provveduto le liste individuali, a distanza di pochi minuti l’una dall’altra: Sinistra Unita, Democratici di Centro e Partito dei Socialisti e dei Democratici.
Un esercito di 300 aspiranti consiglieri, in totale, 175 per la coalizione Patto per San Marino, 125 per Riforme e Libertà. Sono 30 i candidati dell’Unione dei Moderati, 60 quelli della lista DC/EPS e Aregno e Libertà, 44 quelli di Alleanza Popolare, 41 per la Lista della Libertà. Nella coalizione di centro sinistra sono 60 i candidati del PSD, 42 quelli di Sinistra Unita e 23 dei DDC.
Tra i documenti le copie delle dichiarazioni dei redditi personali, così come previsto dalla nuova normativa.
Ora l’Ufficio Elettorale dovrà procedere alle verifiche dei requisiti di legge previsti per i candidati, vale a dire il compimento del 21 esimo anno di età alla data del 9 novembre, l’iscrizione nelle liste elettorali e la corrispondenza degli atti depositati.
La commissione elettorale si riunirà venerdì, 3 ottobre. Nell’agenda dei lavori, oltre all’ammissione delle liste, previsto il sorteggio per la posizione sulla scheda elettorale dei simboli delle due coalizioni e delle rispettive liste, l’assegnazione degli spazi di propaganda, sui tabelloni elettorali, dei singoli partiti o raggruppamenti.
Nessuna sorpresa dell’ultima ora, come si vociferava, cioè non c’è stata la presentazione di una presunta terza coalizione.
Dunque restano due gli antagonisti: Patto per San Marino e Riforme e Libertà.
Nel pomeriggio di ieri Patto per San Marino ha depositato il programma e la dichiarazione di coalizione, poco prima delle liste che ne fanno parte, l’Unione dei Moderati, il Partito Democratico Cristiano, insieme a Europopolari e Arengo e Libertà, mentre la Lista per la Libertà ha provveduto questa mattina al deposito all’Ufficio Elettorale, seguita più tardi da Alleanza Popolare.
Lo hanno fatto invece congiuntamente i partiti che compongono la coalizione Riforme e Libertà, che prima hanno provveduto alla dichiarazione di coalizione e al deposito del programma insieme al simbolo sotto il quale sono riuniti, e subito dopo hanno provveduto le liste individuali, a distanza di pochi minuti l’una dall’altra: Sinistra Unita, Democratici di Centro e Partito dei Socialisti e dei Democratici.
Un esercito di 300 aspiranti consiglieri, in totale, 175 per la coalizione Patto per San Marino, 125 per Riforme e Libertà. Sono 30 i candidati dell’Unione dei Moderati, 60 quelli della lista DC/EPS e Aregno e Libertà, 44 quelli di Alleanza Popolare, 41 per la Lista della Libertà. Nella coalizione di centro sinistra sono 60 i candidati del PSD, 42 quelli di Sinistra Unita e 23 dei DDC.
Tra i documenti le copie delle dichiarazioni dei redditi personali, così come previsto dalla nuova normativa.
Ora l’Ufficio Elettorale dovrà procedere alle verifiche dei requisiti di legge previsti per i candidati, vale a dire il compimento del 21 esimo anno di età alla data del 9 novembre, l’iscrizione nelle liste elettorali e la corrispondenza degli atti depositati.
La commissione elettorale si riunirà venerdì, 3 ottobre. Nell’agenda dei lavori, oltre all’ammissione delle liste, previsto il sorteggio per la posizione sulla scheda elettorale dei simboli delle due coalizioni e delle rispettive liste, l’assegnazione degli spazi di propaganda, sui tabelloni elettorali, dei singoli partiti o raggruppamenti.
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