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Prestito ponte, RF vuole il referendum abrogativo: "Fermare il Decreto è fermare un indebitamento sciagurato"

di Monica Fabbri
17 dic 2020

Una finanziaria “fallimentare" e un Decreto "disastroso" che apre la strada al prestito ponte che "ipotecherà il paese per il futuro”. Così RF, che guarda al referendum abrogativo, “una battaglia – dice Nicola Renzi – di democrazia”. Nessuno sconto alla legge di bilancio, discussa – dice - in un “clima surreale”. “Mai successo che si tirasse dritto già al primo giorno, tecnica – accusa - per comprimere il confronto”. Bocciate tra “scherno e derisione” tutte le idee di RF, sia quelle a costo zero che la proposta alternativa del prestito interno. 

Andrea Zafferani definisce “operazione di maquillage” i titoli irredimibili e “fittizio” il taglio dei 16 milioni all'ISS: “come si può pensare che possa superare il 2021 con tutte le spese derivanti dall'emergenza sanitaria?” Non ci sono neppure idee per lo sviluppo economico, su come impiegare le risorse in maniera produttiva, per creare sviluppo e porsi sui mercati in maniera credibile. L'attenzione torna però sul prestito ponte, senza sapere come ripagarlo se non facendo altro debito, “scelta tremenda” - attacca - “con il rischio concreto di default”. “Fermare il Decreto – dice Rf – è fermare un indebitamento sciagurato che metterà il paese nelle mani di un unico soggetto esterno”, che – ricorda il partito - ha ottenuto che non venga registrato il contratto, di poter scegliere il foro di competenza e l'esenzione totale dalle imposte.

Nel video l'intervista a Nicola Renzi (RF)



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