Continua il botta e risposta fra Stefano Canti e Libera. Il segretario al Territorio, in un lungo comunicato, rinfaccia al partito la “continua ricerca spasmodica e populista dello scoop”, nonché l'incoerenza; a partire dal sit-in contro la rotonda dei Tavolucci, subita spenta – scrive Canti - “quando Libera si è accorta che a progettare quella rotonda era stato il loro consigliere Vladimiro Selva e che il progetto è stato approvato nella legislatura di Adesso.sm”; rotatoria – aggiunge il responsabile del Territorio – peraltro confermata tra le previsioni del nuovo PRG di Boeri, tanto sostenuto proprio dal partito. Lo stesso - rimarca ancora Canti - si può dire per l'area dell'ex Tiro a volo, la cui assegnazione agli imprenditori è stato voluta nella precedente legislatura e confermata dal piano regolatore di Boeri.
Ma la stessa Libera, proprio oggi, rincara la dose: ricorda che il nuovo Prg, commissionato dal governo a guida Dc, è stato affossato dal segretario Canti perché questi voleva “nuove edificazioni in aree instabili dal punto di vista geologico”. Chiede pertanto, riferendosi al progetto “San Marino Masterplan”, se governo e maggioranza ritengano giusto “bruciare altre ingentissime risorse in studi e progetti per perseguire la volontà del Segretario di permettere la costruzione di fabbricati in aree franose”. Intanto Libera rileva il sempre maggiore isolamento del segretario: né in commissione, né il Consiglio, membri di maggioranza hanno sostenuto la volontà di interrompere la collaborazione con Boeri.