Sul tavolo l’analisi del voto che ha visto la coalizione attestarsi al 22,28% dei consensi. Intesa ricorda di aver subito riconosciuto la vittoria di Bene Comune: un atto necessario in ragione della logica espressa dalla legge elettorale e anche perché, sottolinea, San Marino ha bisogno di governabilità e stabilità. I primi atti della maggioranza però, secondo Intesa, si scontrano con queste esigenze. Il tasso di litigiosità, afferma, giustificato dalle esigenze di assestamenti interni, è eccessivamente alto a fronte della mole dei problemi irrisolti. Siamo più che mai in black list, ricordano Upr e Partito Socialista, due dipendenti al giorno vanno in mobilità e si deve affrontare la situazione dei conti pubblici. Intanto la volontà comune è di rafforzare il coordinamento politico e organizzativo della coalizione. I due partiti, nel rispetto delle singole autonomie, struttureranno la loro presenza nelle istituzioni, sottolineano, per svolgere al meglio il loro ruolo di opposizione.
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