Il primo passo è quello della valutazione sulla rappresentatività delle liste, sul peso elettorale di ognuna delle 4 forze che compongono la coalizione e quindi sull’assetto proporzionale dell’esecutivo. Sui criteri che dovranno segnare il Congresso di Stato che si insedierà si era già discusso prima della tornata elettorale, già al momento della composizione della coalizione.
Adesso si profilano alcuni appuntamenti istituzionali, come la nomina della giunta per le elezioni, fissata nel Consiglio Grande e Generale di martedì prossimo, poi la nuova riunione parlamentare che prenderà atto delle composizione del Consiglio, infine, l’incarico della Reggenza per la formazione del Governo. Passaggi ai quali la coalizione vincente vuole arrivare preparata, per evitare ogni ritardo e dare subito un Governo al Paese.
Un vertice che arriva all’indomani delle affermazioni di Tito Masi, che annunciando di non avere velleità di conferma, ha messo in guardia sul rispetto del rinnovamento annunciato, invitando a non perseguire invece la restaurazione. Pasquale Valentini, segretario del maggior partito della coalizione, spiega che l’alternativa non è questa in assoluto, ma si tratta di dare al Paese un Governo capace di dare risposte, indipendentemente dall’età o l’esperienza delle persone che lo andranno a comporre. “Ogni lista – aggiunge Valentini – dovrà avere autonomia nella decisione di chi comporrà la delegazione di Governo, la parola d’ordine – spiega – sarà dare al Paese un esecutivo adeguato alle emergenze che si devono affrontare”.
Sergio Barducci
Adesso si profilano alcuni appuntamenti istituzionali, come la nomina della giunta per le elezioni, fissata nel Consiglio Grande e Generale di martedì prossimo, poi la nuova riunione parlamentare che prenderà atto delle composizione del Consiglio, infine, l’incarico della Reggenza per la formazione del Governo. Passaggi ai quali la coalizione vincente vuole arrivare preparata, per evitare ogni ritardo e dare subito un Governo al Paese.
Un vertice che arriva all’indomani delle affermazioni di Tito Masi, che annunciando di non avere velleità di conferma, ha messo in guardia sul rispetto del rinnovamento annunciato, invitando a non perseguire invece la restaurazione. Pasquale Valentini, segretario del maggior partito della coalizione, spiega che l’alternativa non è questa in assoluto, ma si tratta di dare al Paese un Governo capace di dare risposte, indipendentemente dall’età o l’esperienza delle persone che lo andranno a comporre. “Ogni lista – aggiunge Valentini – dovrà avere autonomia nella decisione di chi comporrà la delegazione di Governo, la parola d’ordine – spiega – sarà dare al Paese un esecutivo adeguato alle emergenze che si devono affrontare”.
Sergio Barducci
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