Il Consiglio Grande e Generale riprenderà i lavori lunedì, con la discussione del programma economico, del bilancio di previsione e della mozione presentata dalle opposizioni per un riferimento delle politiche che si intendono intraprendere nel breve-medio periodo per promuovere lo sviluppo. 49 gli iscritti a parlare per un dibattito che nel pomeriggio verrà sospeso per eleggere i Capitani Reggenti per il prossimo semestre. "Quello che stiamo vivendo è un passaggio storico talmente importante da essere determinante nella costruzione degli asset per il futuro. Il Segretario alle finanze presenta il programma economico per il 2015 parlando di sfide che hanno caratteristiche di sistema. La politica del governo per i prossimi 3 anni, anticipa Felici, sarà focalizzata sul rilancio degli investimenti. La sostenibilità del bilancio verrà garantita dal contenimento della spesa – che proseguirà – e dalla riforma del sistema delle imposte dirette che ha riorganizzato la fiscalità allargando la base imponibile. Per accellerare lo sviluppo, il Segretario alle finanze propone un piano pluriennale di investimenti infrastrutturali di impatto strategico per il Paese, reperendo i finanziamenti necessari anche attraverso risorse esterne, risorse finanziarie di cui oggi il bilancio dello Stato non dispone. Con l'ordine del giorno approvato dal Consiglio Grande e Generale nel maggio del 2013, il Governo si è impegnato ad intervenire sulle infrastrutture necessarie al Paese. Progetti importanti come un nuovo collegamento con la costa romagnola, l'aeroporto Rimini – San Marino, un invaso idrico, lo smaltimento dei rifiuti, lo sviluppo delle telecomunicazioni, gli interventi nel centro storico per il rilancio dell’offerta turistica e culturale. La crisi mondiale, lo scudo fiscale e la permanenze nella black list italiana fino allo scorso febbraio hanno fatto registrare, in 5 anni, una perdita complessiva del 25,4% del Pil. La spesa che subisce un vero tracollo - 47,5% - è quella riferita agli investimenti. Le stime, si legge nel programma economico, prevedono un’ulteriore contrazione del 4,5% nel 2013 e dell'1% quest'anno. L’uscita dalla black list e la ratifica dell’Accordo di Cooperazione Economica con l’Italia fanno sperare in una ripresa del PIL a partire dal 2015.
Sonia Tura
Sonia Tura
Riproduzione riservata ©