Nel corso dell’ultima seduta consiliare una delegazione del Comitato dei lavoratori disoccupati ha incontrato tutte le forze politiche in occasione della discussione di un ordine del giorno presentato dalla maggioranza sull’emergenza occupazione. Il Comitato, dopo avere presentato un documento molto articolato, ha rivolto un appello al mondo politico proprio per ottenere delle risposte a tutela delle persone che hanno perso il lavoro, così come evidenziato anche alla Reggenza.
Durante l’incontro è stata richiamata l’attenzione dei Gruppi Consiliari su due punti fondamentali: la richiesta dell’attivazione di un apposito fondo di solidarietà a sostegno di chi versa in situazioni disagiate trovandosi con familiari a carico ed avendo esaurito anche gli ammortizzatori sociali, e la possibilità di istituire una forma organizzata di cooperazione, ad esempio la costituzione di un Ente di cooperative a partecipazione mista tra Stato, Organizzazioni Sindacali e di categoria, per potere gestire in maniera coordinata il grande potenziale di forza lavoro espresso dai circa 1500 sammarinesi attualmente inattivi. Non va infatti dimenticata l’alta specializzazione che può essere offerta da persone precedentemente impiegate nelle mansioni più svariate anche per lunghi periodi.
Tra i possibili interventi, è emersa la necessità di una ricognizione dei lavori, specialmente nelle manutenzioni, che attualmente vengono affidati a ditte esterne, poiché in molti di questi casi si potrebbe utilizzare la manodopera qualificata sammarinese presente in abbondanza proprio tra gli attuali disoccupati. In questo modo lo Stato potrebbe conseguire molteplici vantaggi come un alleggerimento della crisi occupazionale, un risparmio sui costi attualmente sostenuti per gli appalti fuori territorio e un mantenimento di ricchezza in territorio.
Tuttavia, nonostante gli impegni che tutte le forze politiche si erano assunte di fronte al comitato, una volta rientrati in Aula non vi è stata alcuna volontà di dialogo da parte della maggioranza.
Dopo continui rinvii, si è giunti infatti alla blindatura dell’ordine del giorno, negando senza tanti giri di parole ogni possibilità di apportare modifiche al testo.
L’impressione che si è ricavata è quella di un forte nervosismo nella maggioranza per avere ripetutamente perso voti durante la giornata, in particolare dopo avere impattato sulla questione dei finanziamenti al Meeting di Comunione e Liberazione, nonostante si fosse raccomandato di non erogare contributi ad una fondazione accusata di truffa aggravata, a maggior ragione in un momento di crisi come questo. La Democrazia Cristiana, invece, ha inteso regolare i conti all’interno della coalizione di governo dapprima imponendo il passaggio dell’OdG sul Meeting, e in secondo luogo rendendo impossibile ogni confronto sulle richieste dei lavoratori disoccupati. Sinistra Unita, si è astenuta sulla votazione finale giudicando incompleto il testo predisposto, in quanto accoglie solo in parte le richieste dei lavoratori, pur non volendo ostacolarne l’approvazione, e, al tempo stesso, stigmatizzando il menefreghismo del principale partito del Paese nei confronti di chi vive il dramma della disoccupazione, il quale preferisce continuare a regalare soldi pubblici ai soliti “amici”, anziché utilizzarli per trovare risposte adeguate ai problemi più urgenti.
Comunicato stampa Sinistra Unita
Durante l’incontro è stata richiamata l’attenzione dei Gruppi Consiliari su due punti fondamentali: la richiesta dell’attivazione di un apposito fondo di solidarietà a sostegno di chi versa in situazioni disagiate trovandosi con familiari a carico ed avendo esaurito anche gli ammortizzatori sociali, e la possibilità di istituire una forma organizzata di cooperazione, ad esempio la costituzione di un Ente di cooperative a partecipazione mista tra Stato, Organizzazioni Sindacali e di categoria, per potere gestire in maniera coordinata il grande potenziale di forza lavoro espresso dai circa 1500 sammarinesi attualmente inattivi. Non va infatti dimenticata l’alta specializzazione che può essere offerta da persone precedentemente impiegate nelle mansioni più svariate anche per lunghi periodi.
Tra i possibili interventi, è emersa la necessità di una ricognizione dei lavori, specialmente nelle manutenzioni, che attualmente vengono affidati a ditte esterne, poiché in molti di questi casi si potrebbe utilizzare la manodopera qualificata sammarinese presente in abbondanza proprio tra gli attuali disoccupati. In questo modo lo Stato potrebbe conseguire molteplici vantaggi come un alleggerimento della crisi occupazionale, un risparmio sui costi attualmente sostenuti per gli appalti fuori territorio e un mantenimento di ricchezza in territorio.
Tuttavia, nonostante gli impegni che tutte le forze politiche si erano assunte di fronte al comitato, una volta rientrati in Aula non vi è stata alcuna volontà di dialogo da parte della maggioranza.
Dopo continui rinvii, si è giunti infatti alla blindatura dell’ordine del giorno, negando senza tanti giri di parole ogni possibilità di apportare modifiche al testo.
L’impressione che si è ricavata è quella di un forte nervosismo nella maggioranza per avere ripetutamente perso voti durante la giornata, in particolare dopo avere impattato sulla questione dei finanziamenti al Meeting di Comunione e Liberazione, nonostante si fosse raccomandato di non erogare contributi ad una fondazione accusata di truffa aggravata, a maggior ragione in un momento di crisi come questo. La Democrazia Cristiana, invece, ha inteso regolare i conti all’interno della coalizione di governo dapprima imponendo il passaggio dell’OdG sul Meeting, e in secondo luogo rendendo impossibile ogni confronto sulle richieste dei lavoratori disoccupati. Sinistra Unita, si è astenuta sulla votazione finale giudicando incompleto il testo predisposto, in quanto accoglie solo in parte le richieste dei lavoratori, pur non volendo ostacolarne l’approvazione, e, al tempo stesso, stigmatizzando il menefreghismo del principale partito del Paese nei confronti di chi vive il dramma della disoccupazione, il quale preferisce continuare a regalare soldi pubblici ai soliti “amici”, anziché utilizzarli per trovare risposte adeguate ai problemi più urgenti.
Comunicato stampa Sinistra Unita
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